Dal Ce.R.S.A.A. osservati attacchi dell'afide radicale su piante ornamentali
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Presso il laboratorio fitopatologico del Centro di Sperimentazione e assistenza agricola di Albenga (SV) durante il mese di maggio 2016 sono stati osservati attacchi da parte dell'afide radicale sull’apparato di margherite in coltivazione. Il parassita causa problemi nell'approvvigionamento di nutrienti da parte della pianta.
Pemphigus bursarius (afide galligeno del pioppo o afide radicale) determina problemi di approvvigionamento di nutrienti da parte della pianta, compromettendone l‘apparato radicale e causando crescita stentata, giallumi diffusi fino ad avvizzimenti veri e propri. Pemphigus bursarius compie un ciclo dioico tra pioppo (Populus nigra) e alcune piante erbacee spontanee, fra cui le composite, e si può riconoscere facilmente per le secrezioni cerose biancastre che produce e che finiscono per ricoprire porzioni più o meno estese delle radici delle piante interessate. Nelle fasi iniziali dell’attacco, tali secrezioni cerose possono essere confuse con grumuli di cornunghia in fase di disfacimento. Ma un'attenta osservazione con una lente contafili può facilmente togliere ogni dubbio. Per il suo contenimento è possibile utilizzare insetticidi sistemici registrati per applicazione radicale su specie floricole/ornamentali, nonché scegliere con attenzione i siti di produzione evitando quelli in cui sono presenti pioppi nelle immediate vicinanze della coltivazione.