Citrus Black Spot: Cia chiede immediato blocco import agrumi da Tunisia
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La rilevazioni da parte della Ue della "macchia nera" conosciuta dagli addetti come CBS (Citrus Black Spot), la pericosa fitopatia che è arrivata nel Mediterraneo e, che secondo la Confederazione Italiana degli Agricoltori, mette a rischio di contagio tutti i paesi europei. CIA chiede oltre al blocco dell’import in EU un aumento dei controlli dai varchi d’ingresso, e un impegno della Commissione UE a rivedere la normativa comunitaria pertinente.
Le ispezioni fitosanitarie della Commissione Europea hanno rilevato la presenza di un pericoloso fungo che causa la malattia degli agrumi nota come CBS (Citrus Black Spot) su alcune spedizioni importate dalla Tunisia. La notizia della presenza della CBS sulle sponde del Mediterraneo è assolutamente allarmante. Dopo Sudafrica, Argentina, Uruguay e non ultimo il Brasile, dove il numero di intercettazioni è aumentato in maniera esponenziale nel 2018, il pericolo non può più essere ignorato. La CIA Agricoltori Italiani ha da sempre richiamato l’attenzione sui rischi di questa fitopatia, attualmente non presente sul territorio europeo. Nel caso si diffondesse, provocherebbe danni irreparabili al patrimonio agrumicolo, mettendo a rischio uno dei più importanti comparti della nostra agricoltura nel Meridione. La nota stampa della Confederazione continua “in un momento in cui il settore sta cercando di superare con ingenti investimenti il problema della Tristeza -che ha già provocato danni enormi- ed è impegnato nella ricerca di nuovi mercati di sbocco, non possiamo assolutamente esporci all’attacco di una nuova fitopatia”.
Pertanto, Cia propone un immediato blocco delle importazioni di agrumi dalla Tunisia, l’incremento dei controlli e un impegno della Commissione a una rapida revisione della normativa comunitaria.
Redazione