Cia Pistoia sul protocollo d’intesa firmato oggi fra Cia e Anci regionali

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Orlandini: «bene il patto con Anci, a cui però chiediamo di risolvere lo stallo delle attività forestali»
Per il presidente di Cia Pistoia l’accordo di oggi fra Cia Toscana e il livello regionale dell’Associazione nazionale comuni italiani «è positivo e può essere sfruttato per fare iniziative utili sul territorio sui temi che interessano agli agricoltori pistoiesi». Ma anche per sollecitare Anci nella materia forestale di sua competenza, perché «la parte autorizzativa è adesso completamente ferma e non si può più fare un taglio nei boschi».

I livelli regionali della Confederazione italiana agricoltori (Cia) e dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) hanno firmato oggi a Firenze, a margine di un convegno organizzato dai due soggetti sul tema “Come cambia la Regione Toscana: le nuove istituzioni, le imprese, le aree rurali”, un protocollo d’intesa che prevede un patto di consultazione permanente e un programma di iniziative su temi quali: integrazione delle politiche urbanistico-paesaggistiche con il settore agricolo; diffusione delle politiche forestali nella nuova governance territoriale; semplificazione burocratica e fiscalità locale per l’imprenditoria agricola; infrastrutture, servizi, mobilità e welfare nelle aree rurali; valorizzazione delle tradizioni e tipicità; sostegno alle aree rurali e montane marginali. Il programma, ancora da calendarizzare, riguarderà anche il territorio pistoiese.
Il presidente di Cia Pistoia Sandro Orlandini, che era presente al convegno, ha così commentato la firma dell’accordo: «il protocollo d’intesa è positivo e può essere sfruttato per fare iniziative utili sul territorio sui temi che interessano agli agricoltori pistoiesi. Ma colgo l’occasione per sollecitare Anci su uno dei temi che le è stato delegato. Mi riferisco al fatto che la Regione Toscana ha delegato tutto il tema della forestazione, che prima era in capo alle province, alle unioni dei comuni e quindi all’Anci che le rappresenta. Questo perché, come mi stanno denunciando le imprese forestali e l’Associazione boscaioli pistoiesi, in questo ambito siamo completamente fermi: non c’è più modo di autorizzare un taglio boschivo e tutta la parte autorizzativa è in una sorta di standby. Tutte le nostre aziende forestali, dalla prima all’ultima delle nostre associate, ci hanno detto che il problema è drammatico e va risolto al più presto».
«Come affermato questa mattina dal nostro direttore regionale Giordano Pascucci – ha detto Sandro Orlandini - la Confederazione italiana agricoltori non ha condiviso la scelta della delega al livello dei comuni della materia forestale e avrebbe preferito che venisse anch’essa assorbita dalla Regione, come il resto delle attività del settore agricolo. Ad ogni modo, bisogna assolutamente sbloccare le attività forestali, perché le imprese del comparto sono in grave difficoltà e non riescono a lavorare». Per il resto Orlandini è soddisfatto del protocollo d’intesa, che è «senz’altro positivo perché rinsalda dei rapporti che si stanno consolidando negli ultimi tempi e consentirà di fare iniziative molto utili anche nel nostro territorio, come quella di stamani con il livello regionale».
«E’ chiaro infatti – ha concluso il presidente di Cia Pistoia - che è soprattutto sui territori che bisogna dare gambe all’accordo, perché è a quel livello che si dà concretezza ai progetti. C’è già anche una bozza di calendario di iniziative che riguarda le macro aree della nostra regione e anche noi pistoiesi, che ci collochiamo nell’area metropolitana, e naturalmente manterremo alta l’iniziativa sulle nostre vocazioni: vivaismo e floricoltura e tutta la tematica del verde».

Redazione Floraviva