Cia Pistoia organizza incontro in Aprile per salvare il Cespevi

in Notizie

cespevi

Il gruppo dei vivaisti pistoiesi di Cia, che rappresenta oltre 500 aziende del distretto, prepara un incontro in aprile con i rappresentanti politici del territorio per scongiurare la messa in liquidazione o acquisti speculativi della quota in vendita della Camera di commercio. Orlandini: «Il Cespevi è una risorsa troppo strategica e non possiamo rischiare che sia svenduto a soggetti estranei al settore».

La Confederazione italiana agricoltori si mobilita per tentare di salvare il Centro sperimentale per il vivaismo di Pistoia e mantenerlo a controllo pubblico.
La decisione è stata presa nella riunione di ieri l’altro del Gruppo Vivaisti di Cia Pistoia, che rappresenta più di 500 aziende del distretto vivaistico ornamentale, dopo aver conosciuto l’esito (negativo) del primo bando per l’alienazione delle quote del Cespevi detenute dalla Camera di commercio di Pistoia, pari all’80% della società e messe all’asta con base 3 milioni e 200 mila euro.
Come era nelle previsioni di molti, l’asta è andata deserta, nonostante il valore dei 24 ettari di terreni. E adesso il Cespevi si trova in pessime acque. Da una parte, infatti, rischia la messa in liquidazione, visto anche che l’intero consiglio di amministrazione – di cui fa parte pure il presidente di Cia Pistoia Sandro Orlandini in quota Camera di Commercio – è dimissionario. Dall’altra, la procedura di alienazione prevede come prossimo passo di mettere in vendita il lotto frazionandolo e con una base d’asta ridotta del 10%, configurando quindi una sorta di svendita che potrebbe far gola ad acquirenti con intenzioni meramente speculative.
A fronte di questa situazione drammatica e al valore che i vivaisti di Cia Pistoia ancora attribuiscono al Cespevi, è stato deciso di lanciare «un appello agli esponenti politici di tutti i livelli istituzionali espressi dal territorio pistoiese e a tutte le associazioni di rappresentanza del settore a unire le forze e trovare soluzioni condivise per salvare il Cespevi e fare in modo che resti a controllo pubblico». A tal fine Cia Pistoia annuncia che sta organizzando un incontro pubblico entro il mese di aprile in cui la questione sarà affrontata con le forze politiche e le associazioni di categoria.
«Il Cespevi – dichiara Sandro Orlandini - è una risorsa troppo strategica per noi e non possiamo rischiare che sia svenduto finendo in mano a soggetti estranei al settore vivaistico. E’ strategico per molti motivi: per la posizione di grande visibilità in cui è collocato, nei pressi dell’uscita autostradale e quasi all’ingresso delle aree coltivate; perché è sede dell’ottimo Servizio fitosanitario regionale; per il suo patrimonio di competenze professionali e dati e per il patrimonio vegetale, con la sua ricca “banca del germoplasma”, che è riuscito preservare nonostante le difficoltà, grazie anche all’ottimo operato del presidente dimissionario Renato Ferretti; ma soprattutto per le prospettive che avrebbe come centro di brevettazione. Una funzione, quest’ultima, di cui il vivaismo pistoiese ha grande bisogno, come è stato più volte denunciato dai vivaisti di Cia Pistoia».

Redazione Floraviva