CIA Pistoia: 1500 aziende colpite e alcuni casi di fatturati dimezzati
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Sandro Orlandini: «circa 1500 le aziende agricole in qualche modo colpite nella provincia». E le prime ricognizioni dei tecnici della Confederazione italiana agricoltori fra i vivai della piana pistoiese e le serre floricole della Valdinievole hanno confermato che le aziende sono state danneggiate pesantemente sia nelle strutture che nelle produzioni. In diversi casi si parla di fatturati annui dimezzati e serre da rifare.
Parte di una serra di ultima generazione e nuova di zecca completamente scoperchiata (1000 metri quadri su 3500 mq), e il sistema automatico di ombreggiamento strappato per 1750 mq, con il motore (determinante per le produzioni da questo periodo in avanti) messo ko. E poi teli per la coltivazione pari a circa 1000 mq divelti. Per una stima totale di circa 40 mila euro di danni. A cui si dovranno aggiungere i circa 150 mila euro di danni legati alle diverse migliaia di fioriture di primule e di gerani andate distrutte e alla mancata produzione nel periodo in cui la serra dovrà essere ripristinata (vedi foto).
Queste, in breve, le pesanti conseguenze del terribile vento che si è abbattuto nella notte fra il 4 e il 5 marzo sull’azienda Bonini Piante di Pescia, una delle imprese leader del florovivaismo pesciatino. Ed è il bilancio di solo uno dei tanti sopralluoghi compiuti tra ieri e oggi dai tecnici di Cia Pistoia fra le aziende agricole del territorio provinciale, per la maggior parte dedicato al vivaismo e alla floricoltura. Sopralluoghi e ricognizioni che continueranno nei prossimi giorni. Mentre nel frattempo Cia Toscana ha già chiesto alla Regione il ristorno al 100% dei danni. Come ha spiegato Sandro Orlandini, presidente di Cia Pistoia, «sono circa 1500 le aziende agricole in qualche modo danneggiate dal forte vento di due notti fa nella provincia di Pistoia».
Un altro esempio è quello della ditta Frosini Piante della frazione Bottegone di Pistoia (vedi foto), che ha subito un grosso danno per la distruzione di una struttura destinata alla lavorazione delle piante (invasamento e taleaggio). Tale danno è stato accresciuto dal danneggiamento di un camion e di attrezzature varie che sostavano sotto la struttura al momento del crollo. Ci sono poi i danni alle piante, ancora in corso di verifica: da fenomeni di piegamento alle fuoriuscite di radici. Costo stimato: 50.000 euro.
Ma ecco un primo bilancio complessivo delle ricognizioni dei tecnici di Cia Francesco Bini e Francesco Troiano, che riguardano soprattutto il vivaismo di Pistoia e il florovivaismo di Pescia, ma anche l’agricoltura tradizionale.
AZIENDE VIVAISTICHE DELLA PIANA PISTOIESE
In generale le conseguenze più visibili sono state i danneggiamenti di serre e tunnel, sia nelle coperture (fisse o mobili) sia nelle strutture portanti, che sono state deformate in modo irreparabile dalla pressione esercitata dal vento.
I danni alle piante sono di più difficile valutazione, in quanto ci sono i danni certi alle piante spezzate ma anche defogliazioni, perdite della forma e fuoriuscite delle radici a seguito di piegamenti. In questi ultimi casi occorre aspettare la ripresa vegetativa per vedere se le piante si riprenderanno e se risulteranno commercializzabili. Di certo per queste piante salta comunque questa fase di commercializzazione.
Oltre all’esempio della ditta Frosini sopra citato, i tecnici Cia riportano il caso di un’altra azienda – che ha preferito restare anonima -, i cui danni prevalenti sono stati: piante danneggiate per esfoliazione, rotture di rami, scoperture dell’apparato radicale e poi, per le piante in vaso, migliaia di piantine fuoriuscite dai vasi che necessiteranno di molto costo di manodopera per il rinvasamento, senza garanzie assolute di riattecchimento. Senza dimenticare poi gli immancabili danni a tunnel e serre, per una perdita totale stimata intorno agli 80.000 – 100.000 euro.
AZIENDE FLORICOLE PESCIATINE
Oltre all’azienda Bonini, è stata contattata direttamente l’azienda agricola Oscar Tintori, nota per le piante di agrumi, che ha subito danni alle serre a seguito della caduta di un albero secolare su di esse.
In generale, si può dire che nel comprensorio della Valdinievole, ricco di serre, sono segnalati ingenti danni alle coperture (in molti casi proprio divelte dal vento) ed alle strutture portanti delle serre. Per i danni alle coltivazioni in senso stretto, oltre a quelli diretti alle piante che sono già visibili, preoccupano i danni che probabilmente saranno causati alle piantine in fioritura a causa della mancata copertura delle serre che sono state divelte. Questo comprometterà in gran parte la commercializzazione di breve periodo.
ALTRI TIPI DI PRODUZIONI AGRICOLE:
Abbiamo segnalazioni da aziende olivicole e viticole della collina pistoiese che accusano danni alle piante dovuti a rottura di rami o di piante intere; in molti casi le piante sono state completamente divelte. Tali aziende dichiarano che avranno una riduzione del 60-80% della produzione di quest'anno e che il recupero della produzione precedente avverrà nel corso di alcune stagioni. Sono segnalati anche diversi casi di danni alle infrastrutture aziendali e agli annessi agricoli, soprattutto ai tetti e alle strutture portanti.
Redazione Floraviva