Camper e turismo all’aria aperta: il punto sul settore e l’impegno di Regione Toscana
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Il turismo all'aria aperta, in camper o caravan, rappresenta un settore importante per qualità e numeri, che influenza in maniera significativa il comparto turistico e produttivo. L'offerta regionale per il turismo all'aria aperta, legata in particolare alle aree di sosta, ai campeggi e ai villaggi turistici, è cospicua: oltre il 20% dei posti letto è coperta da questa tipologia. Sul fronte produttivo, il settore della camperistica italiana rappresenta la terza realtà dopo Germania e Francia e in questo contesto la produzione toscana rappresenta circa l’80% della produzione nazionale. Si tratta di una produzione localizzata nel territorio della Valdelsa fiorentina e senese, con un fatturato annuo di oltre 500 milioni e oltre 1500 addetti. Una realtà che però, in questa fase, deve fare i conti con la crisi.
“La crisi economica ha influito negativamente anche sulla camperistica - spiega l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini - che deve fronteggiare un mercato ormai globale. Ad essere colpite sono anche le piccole e piccolissime aziende della subfornitura e quelle dei settori collegati come l’arredamento, la nautica, l’automotive, frenando gli investimenti in innovazione di processo e prodotto, che sono indispensabili, invece, per mantenere competitivo il settore, adeguandolo ai nuovi scenari internazionali, garantendone così il radicamento nel territorio e il mantenimento dei posti di lavoro”.
“Questo rapporto che l’Associazione produttori caravan e camper ha voluto regalare alla Toscana è un’occasione importante di riflessione – afferma l’assessore regionale al turismo Cristina Scaletti – tutti siamo a conoscenza delle criticità che turbano la vita di tutti noi. Però è indispensabile reagire e la reazione è più fruttuosa se dotata di efficaci strumenti di conoscenza. Il quadro disegnato nelle pagine di questo lavoro descrive bene la situazione senza nascondersi i problemi; lo scopo è comune, cercare risposte valide. Siamo di fronte ad un settore importante, sia dal punto di vista dell’economia produttiva che di quella ricettiva.
La Regione intende fare la sua parte; lo testimonia lo sforzo promozionale fatto sul web con i siti dedicati al turismo all’aria aperta in tutte le sue espressioni. Ma anche le azioni fatte a
favore degli operatori del settore, come i proprietari di strutture di campeggio, per liberali da pastoie burocratiche che mettevano a rischio il loro andamento economico. Ci aspettiamo altrettanta attenzione e prudenza da parte di chi svolge lavoro d’impresa, per evitare qualsiasi turbativa che possa accrescere lo sconcerto in un settore come il turismo vitale per la nostra economia”.
E’ proprio nella direzione di radicare nel territorio queste imprese, sostenere la qualità del prodotto toscano favorendo l’innovazione e la salvaguardia dei posti di lavoro che va il protocollo d’intesa per ridare competitività all´industria del camper e alla sua filiera, che prevede anche il coinvolgimento di tutti gli enti e le realtà imprenditoriali e di promozione, oltre ad una stretta collaborazione con le Università toscane di Firenze, Pisa e Siena. Le iniziative previste dal protocollo prevedono un impegno su più fronti: interventi per ricerca e sviluppo, formazione,internazionalizzazione, contratti di rete e filiera, miglioramento dei servizi post vendita e delle infrastrutture, un tavolo nazionale al quale demandare anche azioni per una normativa mirata.
Oltre alla sensibilizzazione dei livelli istituzionali nazionali e locali, la Regione considera prioritaria l´adozione di iniziative per la realizzazione e la diffusione di infrastrutture ricettive per i camper coinvolgendo sia i ministeri sia gli enti locali e le associazioni di settore.
“Le iniziative a sostegno della camperistica - ha ricordato ancora Simoncini - si inquadrano anche nell’ambito del Progetto integrato per la meccanica che la giunta ha approvato nelle scorse settimane e che integra strumenti e risorse diverse, concentrandosi sul rilancio di un settore cruciale per l’economia toscana e di cui la camperistica è parte integrante, insieme all’automotive. Il progetto, complessivamente, prevede in quattro anni risorse per circa 200 milioni di euro che dovrebbero attivarne almeno il doppio”.
Un po’ di numeri Il rapporto evidenzia come la Toscana rappresenti, dopo il Veneto, una delle Regioni preferite dai turisti esteri en plein air, insieme a Lombardia e Trentino Alto Adige. Nel dettaglio la Toscana è la prima destinazione scelta dai francesi (25,3%), che prediligono un
soggiorno all´insegna dell´arte e della cultura, la terza dagli olandesi(13%), la quinta dai tedeschi (4,6%) e la sesta dagli austriaci (3,4%).
In Italia nel 2012 le nuove immatricolazioni di camper e caravan hanno subito una contrazione del 29,4% rispetto al 2011, chiudendo a quota 6.156 veicoli, mentre i mercati nuovo e usato autocaravan hanno rilevato un andamento migliore (-16,6%).
Nel 2012 la Toscana è stata la Regione del Centro Italia con il maggior numero di immatricolazioni di camper, pari a 398 veicoli (8,4% del totale nazionale), e la seconda per il mercato del nuovo e dell´usato di veicoli ricreazionali, pari a 1.946 veicoli (7,7% del totale nazionale). La Toscana si attesta tra i territori con le migliori performance, insieme a Marche, Piemonte e Abruzzo. Secondo le stime fornite dalla rivista PleinAir, alla fine del 2012 le aree di sosta camper in Italia erano circa 2.000. Con le sue 179 aree di sosta, la Toscana risulta la terza Regione per strutture dedicate all´accoglienza dei camperisti, (circa 9%), dopo Piemonte (12,5%) ed Emilia Romagna (10,5%).
Fonte: Ufficio stampa