#BritishFlowersWeek riporta i fiori inglesi a Covent Garden
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Per la prima volta l'edizione di quest'anno vede la National Farmers Union impiegata in un lavoro di ricerca finalizzato a creare la prima serie di casi di studio fra i produttori inglesi. Guardando alla diversità dei produttori di fiori recisi, in termini di scala, linee produttive e sbocchi di mercato si cerca di mettere in luce i migliori produttori di fiori recisi inglesi per far riflettere l'utente finale sulla provenienza dei fiori che sta comprando.
I riflettori sono puntati sui migliori produttori indipendenti inglesi per evidenziare le loro abilità e qualità. Helen Evans del New Covent Garden Flower Market (il più grande mercato di fiori inglese) ricorda infatti: «Nelle mani dei professionisti, i fiori inglesi rivelano il loro potenziale migliore». E i risultati di questa campagna per rimettere in gioco i produttori di fiore reciso indipendenti porta già i suoi frutti: durante questa settimana della British Flowers Week si è già notato un picco nelle vendite, in linea con quello che si registra durante la festività “Mothering Sunday”, ovvero la tradizionale festa della mamma, festeggiata lo scorso 6 marzo in Inghilterra. Il numero dei membri della “Flowers from the Farm”, rete che riunisce i produttori artigianali, si aggira attorno ai 250. Mentre il Dipartimento per l'ambiente, il cibo e lo sviluppo rurale inglese (DEFRA) ha registrato un aumento del 16% dei territori assegnati alla produzione di fiori recisi all'aperto nel 2015, rispetto all'anno precedente. Dunque un movimento che cresce sempre di più per rivalutare i produttori locali. Fino agli '70 i soli fiori che si potevano vedere nei mercati di fiori inglesi venivano dall'Inghilterra, mentre oggi la maggior parte di quelli che si trovano nei negozi di fiorai sono cresciuti per la maggior parte in Olanda, Sud America e Africa: ecco perché la campagna di #BritishFlowersWeek sta riportando a casa i fiori inglesi.
Redazione