Bellanova chiede 250 milioni per il florovivaismo, che perderà 1 miliardo

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Lettera inviata oggi dalla ministra delle politiche agricole Teresa Bellanova al premier Conte e ai ministri Gualtieri e Speranza in cui chiede un intervento risarcitorio straordinario per il florovivaismo e anche di valutare lo sblocco delle vendite, in condizioni di sicurezza, nei garden center e nella gdo. L’Associazione vivaisti italiani ringrazia e spiega che a fine anno le perdite potrebbero essere di 1 miliardo di euro. 


La ministra delle politiche agricole Teresa Bellanova ha scritto oggi al presidente del consiglio Giuseppe Conte per chiedere un «intervento risarcitorio» straordinario per salvare il settore florovivaistico, che segnala di aver già subito una perdita di oltre 250 milioni di euro per via dell’emergenza Coronavirus. 
Il florovivaismo italiano, che ha un giro d’affari annuo attorno a 2,5 miliardi di euro, è in questo momento sostanzialmente bloccato: le piante e i fiori non sono stati giudicati beni primari e quindi non possono essere più venduti nei canali principali, che vanno dai garden center ai fiorai sino alla grande distribuzione. E anche l’export è quasi paralizzato per i fermi e problemi alle frontiere. Tutto ciò nei tre mesi dell’anno, marzo-aprile-maggio, che valgono ben oltre la metà del fatturato annuale. Per alcune aziende anche il 100%. Se si continua così, secondo una stima di fonte ministeriale, a fine anno le perdite del settore ammonteranno a 1 miliardo di euro. 
Nella sua lettera a Conte, che è indirizzata anche ai ministri dell’economia Roberto Gualtieri e della salute Roberto Speranza, Teresa Bellanova, dopo aver ribadito la priorità della cura della salute dei cittadini e del rafforzamento del sistema sanitario, ha messo in evidenza che il florovivaismo è uno dei settori che «sta registrando il più alto livello di danni», facendo capire la catastrofe economica che seguirebbe al collasso della filiera del verde. «Mi preme sottolineare – ha scritto il ministro delle politiche agricole al presidente Conte – che parliamo di un prodotto deperibile, già programmato e che avrebbe un costo di smaltimento imputato a carico delle aziende e dei consorzi che già oggi sono in difficoltà». 
Bellanova ha fatto anche un’altra richiesta: «credo vada approfondita la possibilità di consentire la vendita dei prodotti florovivaistici all’interno dei garden center o ipermercati in condizioni di sicurezza per le persone che vi lavorano e per i cittadini».
Venuta a conoscenza di tale lettera, l’Associazione vivaisti italiani, per bocca del presidente Luca Magazzini, ha subito ringraziato la ministra per il sostegno al settore e rivolgendosi al presidente del consiglio e ai ministri dell’economia e della salute ha sottolineato che «in realtà, come confermato dalle valutazioni di tecnici anche ministeriali, la stima delle perdite si prefigura purtroppo più alta: intorno a 1 miliardo di euro a fine anno. E sarà ancora più alta se tale tracollo finanziario si trasformerà in chiusura definitiva di molte delle 24 mila aziende che ne fanno parte». 

L.S.