Avvertenze fitosanitarie urgenti dal protrarsi del caldo

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L’estate 2019 è stata eccezionalmente calda e lunga, e l’autunno, malgrado le recenti piogge abbiano dato un po’ di respiro, ha avuto un avvio decisamente mite. Fra il caldo estivo e le malattie fungine che si sono diffuse molti impianti hanno patito.

Le malattie fungine più diffuse sono i marciumi basali da oomiceti (Phytophthora spp e Pythium spp.) e le tracheopatie; mentre i parassiti animali più dannosi sono tripidi, afidi, cocciniglie, larve di lepidotteri (nottuidi e tortricidi) ed acari, soprattutto ragnetto rosso.
Di seguito si riportano alcune problematiche di particolare rilievo:

COLTURA PROBLEMI EMERGENTI INTERVENTI fitosanitari/colturali CONSIGLIATI 
Anemone - Lepidotteri
- Tripidi
- Virosi
- Marciumi basali
- Le larve di lepidotteri nottuidi stanno causando danni in numerosi
impianti. Vedere ranuncolo.
- Malgrado gli interventi di difesa adottati, i tripidi sono presenti un po’
ovunque, e in alcuni impianti si osservano necrosi fogliari causate dal
virus TSWV da essi trasmesso.
- Marciumi di radici e rizoma causati da attacchi di Phytophthora cactorum
sono comparsi in numerosi impianti in piena terra. Prima di ricorrere
al mezzo chimico è necessario adottare piani di irrigazione razionali ed
evitare ristagni; la lotta biologica basata sull’impiego di microrganismi
antagonisti può contribuire a prevenire le infezioni.
Aromatiche - Afidi
- Tripidi
- Lepidotteri
- Cimici
- Acari
- Mal bianco
- Maculature fogliari
- Marciumi basali
- Gli afidi sono presenti in molti vivai di aromi. In particolare su timo si
sono osservati gravi attacchi di Aphis serpilli.
- I tripidi stanno infestando molte specie. Su rosmarino i danni sono
particolarmente gravi in quanto le punture di suzione provocano deformazioni
delle foglioline degli apici.
- Lepidotteri: erosioni della base dei rametti e delle foglie da larve di
nottuidi sono presenti soprattutto su timo; su rosmarino si osservano
erosioni degli apici dei rametti da larve di tortricidi.
- Su cappero si osservano gravi attacchi di cimici (Nezara viridula ed
altre).
- Acari: su origano si osservano singolari deformazioni e seccumi fogliari
causati da attacchi di acari eriofidi. Il ragnetto rosso invece sta infestando
menta, rosmarino, Lavandula stoechas allevata in serra e Lippia
citriodora.
- Le prime infezioni di mal bianco sono comparse su timo e rosmarino: si
consiglia di monitorare gli impianti delle aromatiche più facilmente soggette
a questa malattia, quali salvia e origano, e di effettuare trattamenti
preventivi.
- Insolite maculature fogliari sono comparse su piante di salvia: sono in
corso accertamenti per l’identificazione dell’agente causale.
- Negli impianti di rosmarino e lavanda i marciumi basali da Phytophthora
sp. sono ancora gravi e diffusi. Si raccomanda di eliminare le piante
colpite e di intervenire regolarmente con sostanze ad azione preventiva.
Cycas e
piante grasse
- Cocciniglie - Nei vivai di queste specie i danni da cocciniglie sono un problema
molto diffuso e di difficile gestione. Vedere pittosporo.
Dimorfoteca - Tripidi  - Osservate infestazioni di tripidi in numerosi impianti.
Eucalipto - Lepidotteri
- Marciumi radicali
- Stress da caldo
- In alcuni vivai su piante giovani si osservano erosioni dei germogli
da larve di lepidotteri.
- Osservati numerosi casi di marciumi radicali causati da miceti ad
habitat tellurico quali Cylindrocarpon sp. e, soprattutto, Phytophthora
sp., talvolta presenti in infezioni miste. L’avvio di queste infezioni si
ritiene sia stato favorito da stress idrici e termici e da interventi di
raccolta poco razionali (es. capitozzatura).
- In alcuni impianti di recente realizzazione, costituiti pertanto da
piante non ancora perfettamente affrancate, si sono osservate improvvise
morie causate da stress da caldo.
Lantana - Aleurodidi
- Cocciniglie
- Ragnetto rosso
- Le piante di lantana allevate in vaso in serra, in questo periodo
sono facilmente soggette agli attacchi di parassiti animali succhiatori
di linfa (fitomizi).
Margherita - Tripidi
- Lepidotteri
- Marciumi basali
- Tracheofusariosi
Nei vivai, in serra o sotto ombraio, di piante di margherita allevate
ad “alberello” si osservano:
- Erosioni da larve di nottuidi: gli insetti sono presenti in numerosi
impianti ma grazie al ricorso alla lotta biologica, basata sull’impiego
di Bacillus thuringiensis e spinosad, pare che siano ben controllati.
- Tripidi: è importante contrastare la diffusione di questi insetti per
ridurre il rischio che si diffondano virosi da TSWV e INSV.
Negli impianti di piante madri si osservano:
- numerosi casi di marciumi basali da Phytophthora sp.
- seccumi dei rami o deperimenti da Fusarium oxysporum f. sp.
chrysanthemi, che sono presenti con maggior frequenza su piante
madri di margherite a fiore colorato.
Mimosa - Marciumi basali - In alcuni impianti di Acacia baileyana “Purpurea” si sono rinvenuti
marciumi basali da Phytophthora sp.
 Nevina (Iberis) - Cimici
- Lepidotteri
- Osservati danni fogliari, costituiti prevalentemente da necrosi ed
erosioni, causati rispettivamente dalle punture di cimici e dalle
larve del lepidottero defogliatore Plutella xylostella.
 Ozothamnus
diosmifolius
- Marciume basale - In un impianto di “fiore di riso” si sono osservati marciumi basali
associati alla presenza di Cylindrocarpon sp.
Palma nana - Punteruolo rosso - Osservati danni da larve di punteruolo rosso (Rhynchophorus
ferrugineus) su una pianta di Chamaerops humilis allevata in un
giardino dell’estremo ponente.
Pesco da fiore - Cicalina - Attacchi di Empoasca decedens in impianti di pesco da fiore
hanno causato arricciamenti, ingiallimenti e necrosi del margine
della parte distale delle foglie, nonché affastellamento della vegetazione.
Phylica ericoides - Marciumi basali - Rinvenuti marciumi basali associati alla presenza di Phytophthora
sp. sono in corso accertamenti sulla specie.
Pittosporum
spp.
 - Cocciniglie
- Afidi
- Fumaggini
- Marciumi basali
 - In molti impianti si osserva la presenza di dense colonie di cocciniglie
che possono causare il disseccamento dei rametti. La lotta
chimica fornisce risultati solo parziali, per cui bisogna puntare
sulla prevenzione: adottare razionali tecniche colturali, favorire un
equilibrato sviluppo vegetativo, adeguare la densità d’impianto,
tenere sotto controllo le “piante spia” (quelle delle specie più soggette
agli attacchi) e le “zone spia” (quelle in ombra, umide, poco
ventilate, …); in presenza dei primi focolai individuare (e poi seguire)
gli stadi di sviluppo dell’insetto, e per quanto possibile eliminare
i rami più colpiti. Per la lotta chimica bisogna tenere presente
che i più comuni anticoccidici agiscono esclusivamente (regolatori
di crescita) o prevalentemente (altri) nei riguardi delle forme giovani
(neanidi). In base a questi dati valutare se intervenire con trattamenti
fitosanitari o con altri provvedimenti (es. distruggere o isolare
le piante molto infestate).
- Colonie di afidi sono presenti in molti impianti.
- Sulle melate prodotte da tali insetti fitomizi si osserva lo sviluppo
di fumaggini: vedere crisantemo.
- Marciumi basali da Phytophthora spp. sono stati rinvenuti, talvolta
in forma piuttosto grave, in numerosi impianti di pittosporo da
fronda appartenenti a diverse selezioni (P. tenuifolium “Silver
queen” e “Irene Patterson”, P. ralphii). La difesa si basa sull’adozione
di adeguate pratiche agronomiche, l’eliminazione delle
piante colpite, l’impiego di formulati a base di microrganismi antagonisti
(preventivi) o di sostanze chimiche ad azione specifica (es.
fenilammidi).
Poinsettia - Aleurodidi
- Appassimento fisiologico dei rami
- Bemisia sp. è presente in numerosi impianti, ma nella maggior
parte dei casi le infestazioni sono ben contenute attraverso l’adozione
di strategie di lotta biologico-integrata basata sull’impiego precoce
di insetti utili, quali Eretmocerus spp. e Amblyseius swirskii. Si raccomanda
di continuare a monitorare gli impianti e di intervenire in
modo mirato.
- In alcuni impianti, e su varietà più sensibili, si osserva il fenomeno
dell’appassimento dei rami basali favorito da stress ambientali
(soprattutto umidità relativa bassa) associati a concimazioni poco
equilibrate.
Ranuncolo - Lepidotteri
- tripidi
- Marciumi radicali
- Tracheomicosi
- Erosioni da larve di lepidotteri sono presenti in alcuni impianti:
intervenire tempestivamente con formulati ad es. a base di B. thuringiensis,
emamectina benzoato, spinosad (efficaci soprattutto contro
le larve) ed eventualmente piretroidi (preferibilmente contro gli adulti).
- I tripidi purtroppo sono sempre presenti;
- In numerosi impianti in fuori suolo si rilevano marciumi radicali
causati da Pythium sp. Adottare adeguati piani di irrigazione e, in via
preventiva, utilizzare formulati a base di microrganismi antagonisti
(ad es. Trichoderma spp) o di propamocarb. In presenza della malattia
eliminare le piante colpite ed intervenire con formulati a base di
fenilammidi.
- Casi di tracheofusariosi da Fusarium oxysporum f. sp. ranunculi
sono comparsi in numerosi impianti. In presenza della malattia eliminare
le piante colpite e, in caso le temperature si mantenessero miti,
effettuare un intervento con formulati a base di tiofanate metile.
Ruscus - Cicaline
- Ragnetto rosso
- Marciumi basali
- Tracheofusariosi
- Cicaline: questi insetti sono presenti in molti impianti, ed in alcuni
hanno causato danni gravi, quali la comparsa di sottili e fitte ricamature
sui cladodi che rendono la fronda invendibile.
- Infestazioni di ragnetto rosso sono presenti in molti impianti e l’estate
calda e siccitosa ne ha favorito lo sviluppo.
- Attacchi di Rhizoctonia violacea, la cui comparsa e diffusione è
stata favorita dal caldo estivo, hanno causato morie in alcuni impianti
siti in zone in cui il patogeno è già presente da tempo.
- Casi di fusariosi sono comparsi in numerosi impianti, soprattutto in
alcuni costituiti da piante “vecchie” e danneggiate anche da altri
agenti (ristagni idrici, larve di coleotteri, …).
Solanum jasminoides,
S. rantonetti
- Aleurodidi - Le piante di Solanum spp. allevate in serra sono facilmente soggette
agli attacchi di aleurodidi.
Thlaspi “Green
Bell”
- Afidi
- Virosi
- Su piante di Thlaspi “Green Bell”, brassica coltivata a scopo ornamentale,
si sono osservate infestazioni di afidi.
- Alcune piante manifestavano singolari ingiallimenti e necrosi delle
foglie apicali sulle quali si è rilevata la presenza di TSWV.
Thuja leylandii - Marciume basale - Su piante allevate in vaso si sono osservati marciumi basali causati
da Rhizoctonia solani.