Approfondimento CeRSAA sulla specie infestante ed invasiva Solanum eleagnifolium

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Ascritta nella lista A2, dunque specie invasiva riscontrata per ora solo in limitate zone dell'area EPPO, Solanum eleagnifolium è da tenere sott'occhio per evitarne una diffusione ulteriore

cersaaSolanum eleagnifolium, come ci spiega il Centro di Sperimentazione e assistenza agricola di Albenga (SV), è un’infestante che si può propagare sia per seme, che per  moltiplicazione vegetativa ed è per ora stata osservata in Sicilia e Sardegna. Invade aree coltivate, habitat antropizzati, rive dei fiumi, bordi di strade e ferrovie e ama ambienti con scarse precipitazioni (250 – 600 mm annui), tollerando facilmente la siccità e la salinità del suolo. Si adatta pertanto bene al clima mediterraneo. Come infestante compete per acqua e nutrienti con le specie coltivate ed è particolarmente dannosa quando associata a grano, mais, barbabietola da zucchero, agrumi, cetriolo, pomodoro, pesco, patata, olivo e vite con perdite di raccolto che possono essere ingenti se non viene correttamente contrastata; inoltre le sue bacche sono tossiche per il bestiame. Il suo controllo attraverso erbicidi si è dimostrato in molti casi inefficace ad eccezione dei prodotti sistemici come il glifosate, che possono essere utilizzati per diserbi non selettivi in frutteti e su colture in pieno campo.

Redazione