Appello di Cia Pistoia per il Cespevi: salviamo la banca del germoplasma
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Registrato il fallimento della cordata per il Centro sperimentale, Cia Pistoia ringrazia il Comune per il vincolo sull’area e chiede di salvare la banca del germoplasma, a cui i vivaisti di Cia vogliono donare altre piante, nonché i posti di lavoro dei tre dipendenti e le già danneggiate piante officinali.
Dalla riunione del Distretto vivaistico ornamentale non sono emerse solo buone notizie, come quella della Carta dei Valori, ma anche la notizia, affermata definitivamente dal presidente Mati, del fallimento del tentativo di una cordata di importanti imprese del territorio provinciale, a cui si era unita Cia con i suoi medio-piccoli vivaisti, di fare quella massa critica necessaria per acquistare all’asta le quote del Cespevi.
Il centro sperimentale di Pistoia, riferimento del settore, dove ha anche sede il Servizio fitosanitario regionale, di cui la Camera di commercio si deve disfare per legge, giunge così al suo possibile ultimo capitolo. All’indomani della seduta del Distretto rurale vivaistico ornamentale di Pistoia, tenutasi il 18 gennaio mattina, arriva una valutazione che spinge Cia e in particolare il suo gruppo di vivaisti a fare un appello alle istituzioni pubbliche e ai soggetti privati, che potrebbero eventualmente acquistare il Centro sperimentale per il vivaismo di Pistoia, per il quale è ormai quasi certa la liquidazione dopo la seconda asta andata deserta, di garantire almeno la salvaguardia della sua banca del germoplasma, che accoglie un campione rappresentativo della biodiversità botanica delle produzioni di piante distrettuali, dei posti di lavoro dei suoi tre dipendenti e, per quanto possibile, della già danneggiata raccolta di piante officinali ricevuta in donazione dall’estero grazie all’intervento del Prof. Alessandro Pagnini, presidente dell’Uniser.
«Per fortuna – dice Sandro Orlandini, presidente Cia Pistoia – il Comune di Pistoia ha ribadito i vincoli urbanistici sul terreno del Cespevi, che dovrà essere destinato a parco scientifico, impedendo così dannose speculazioni. Però i vivaisti di Cia Pistoia non si rassegnano alla perdita di quella che consideravano a tutti gli effetti la casa del vivaismo pistoiese e per la quale avrebbero desiderato il rilancio del ruolo di centro di ricerca di riferimento del settore, strategicamente collocato al fianco del Servizio fitosanitario. Pertanto, non solo chiedono di preservare banca del germoplasma, posti di lavoro con relative competenze e la collezione di piante officinali (comparto peraltro sempre più rilevante nei mercati florovivaistici). Ma si dichiarano disponibili a contribuire a incrementare il patrimonio della banca del germoplasma con nuove donazioni di piante».
Redazione