Aperta Flormart con La Pietra: legge quadro sul florovivaismo nel 2024

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Flormart con La Pietra: legge quadro sul florovivaismo

Il 20 settembre all’inaugurazione di Flormart – The Green Italy a Padova il sottosegretario per l’agricoltura La Pietra ha anticipato alcuni punti della legge delega sul florovivaismo, che in Italia vale quasi 3 miliardi di euro (900 milioni di export): un ufficio specifico al Ministero, piani quinquennali, risorse per un piano serricolo nazionale e produzione di piante per la forestazione anche nei vivai privati. Il presidente di Fiere di Parma Mosconi: «una filiera particolarmente sofisticata, bene venga la legge quadro». Il presidente di Padova Hall Rossi: «il distretto di Saonara, con 291 aziende attive nella coltivazione di fiori e piante, è al primo posto in Veneto».

 
«Parma e Padova per la seconda volta hanno posto in essere la collaborazione dando continuità a una fiera che ha una lunghissima tradizione e che è una vetrina importante del florovivaismo, che ha in Toscana un fantastico distretto di produzione di piante e fiori. Il made in Italy è sinonimo di bello non solo nell’abbigliamento, nelle automobili sportive, nei mobili per arredare la casa o nelle piastrelle di ceramica, ma anche nel florovivaismo e abbiamo l’ambizione di coltivare sempre di più questo comparto».
Così il presidente di Fiere di Parma Franco Mosconi a Floraviva subito dopo il taglio del nastro della 72esima edizione del salone professionale del florovivaismo e del paesaggio “Flormart – The Green Italy” presso la fiera di Padova, dove la manifestazione continua oggi e domani su una superficie espositiva, come comunicano gli organizzatori, di 20 mila mq e con «la partecipazione di 200 espositori provenienti dai distretti produttivi italiani ed europei e 300 top buyers di cui 150 esteri». E alla domanda se il claim “the Green Italy” allude all’ambizione di abbracciare tutta la filiera del verde e non solo il segmento della produzione ci ha risposto di sì e che si tratta di una «filiera lunga e molto popolata», nonché «particolarmente sofisticata», «in cui rientrano 1) produttori di piante, di mezzi tecnici e di tecnologie, 2) progettisti, 3) aziende di realizzazione e cura del verde, 4) commercianti di piante e fiori, 5) utilizzatori finali pubblici e privati». Per cui «ben venga la legge quadro nazionale» del florovivaismo.
E proprio questo è stato il cuore della relazione del sottosegretario di stato per l’Agricoltura, la sovranità alimentare e le foreste Patrizio Giacomo La Pietra, intervenuto all’incontro di inaugurazione di Flormart, che ha tra i suoi obiettivi dichiarati quello di sostegno e promozione del settore florovivaistico italiano, anche in considerazione della legge in corso di approvazione, che intende regolamentare i 5 macro-comparti produttivi del florovivaismo: floricoltura, produzione di semi e sementi; vivaismo ornamentale; vivaismo frutticolo; produzione di piante da arredo urbano e materiali forestali. «Flormart è il palcoscenico più consono per ribadire che è venuto il momento per il florovivaismo di smettere i panni di Cenerentola dell’agricoltura italiana – ha dichiarato La Pietra – Il settore vanta quasi 3 miliardi di fatturato, numeri importanti che possiamo e dobbiamo incrementare, forti anche della grande considerazione che il comparto gode in Europa. Proprio partendo da questo enorme potenziale, insieme con il ministro Lollobrigida, abbiamo fortemente voluto un disegno di legge in materia di florovivaismo con un intento preciso: dare una legge quadro al settore, che la attende da anni e che grazie ad essa, finalmente, potrà sapere con certezza i ruoli di ogni appartenente alla filiera; chi deve fare cosa in un'ottica di strategia nazionale, con una prospettiva di ampio respiro. Dobbiamo valorizzare, anche tramite una apposita cabina di regia, quelle componenti del florovivaismo meno sfruttate che possono, anzi devono contribuire a sviluppare ancora di più l'intero comparto». 
Fra i punti del testo di legge sul florovivaismo in corso di approvazione sottolineati nel suo intervento dal sottosegretario La Pietra, che si è sbilanciato annunciando che «molto probabilmente nei primi mesi del prossimo anno avremo questa legge», ricordiamo «l’istituzione di un ufficio specifico all’interno del Ministero che si occupi di questo settore», la riapertura del tavolo tecnico e la definizione di piani per lo meno quinquennali, la creazione di «un ufficio statistico che possa raccogliere tutti i dati necessari per fare una programmazione, e dare indicazioni alle nostre aziende su come va il mercato». La Pietra ha messo in evidenza anche la volontà di «predisporre dei piani per quanto riguarda la rigenerazione del sistema serricolo nazionale» e di «metterci delle risorse», in modo che le serre possano anche generare energia. Inoltre si è soffermato su 2 temi che ritiene fondamentali: «la produzione di piante forestali e la certificazione all’interno anche dei vivai privati», perché «se non mettiamo in sintonia quelle che sono le certificazioni nazionali tramite vivai forestali e le aziende private» non riusciremo mai ad avere sufficienti numeri di alberi per raggiungere i target di piantumazione annunciati a livello europeo; l’importanza, oltre al vivaismo ornamentale, pure di quello orticolo e frutticolo, perché anche le piante per la produzione ortofrutticola si allevano nei vivai.
Nel corso dell’inaugurazione sono stati diffusi alcuni dati sul florovivaismo. Nel 2022 in Italia si è registrato un incremento del fatturato del comparto con un valore pari a circa 3 miliardi di euro, il 15% della intera produzione dell’Europa comunitaria. Notevole anche l’export dei prodotti orto-florovivaistici italiani, che ha superato i 900 milioni di euro. Il florovivaismo impiega ogni giorno 200.000 addetti, conta 24.000 imprese e 30.000 ettari di terreno coltivato.
Fondamentale per Flormart, al fine di promuovere il florovivaismo italiano sui mercati internazionali, è creare e valorizzare le sinergie tra aziende produttrici e retailer, in arrivo tanto dall’Italia quanto dall’estero. A questo proposito, con la collaborazione di ICE Agenzia e il supporto delle principali associazioni di settore nazionali e internazionali, sono stati messi in campo due programmi: Flormart Buyers Program e Flormart Experience. «Il florovivaismo è un comparto di grande importanza per le nostre esportazioni, caratterizzato da innovazione e forte dinamismo – ha dichiarato Brunella Saccone, dirigente dell'Ufficio Agroalimentare e Vini dell'Agenzia ICE - La nostra Agenzia raccoglie la sfida e le richieste del settore e si impegna con gli altri attori a sostenere le imprese italiane della filiera attraverso diversificate azioni promozionali. In collaborazione con Fiere di Parma supporta il processo di rilancio internazionale di Flormart: a rappresentare la delegazione internazionale dell'ICE in questa edizione ci sono oltre 150 top buyer e giornalisti provenienti da tutte le aree del mondo».
«Il territorio del Padovano con il suo storico distretto di Saonara – ha rimarcato Nicola Rossi, presidente di Padova Hall - è al primo posto in Veneto e 14esimo fra le province italiane per numero di imprese attive nella coltivazione di fiori e produzione di piante: sono 291 le realtà registrate nel territorio provinciale, ben il 30% delle imprese presenti a livello regionale. Per questo motivo, da sempre, Flormart trova nel quartiere fieristico di Padova la sua collocazione ideale». 
 

L.S.