500 Stelle Toscane in Eurovisione per il concerto di Natale

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L’invasione di stelle, fiori e piante dAll’estero per essere “spacciate” come produzioni italiane e locali: anche fiori “finti Made in Itay” nei tir della vergogna fermati da Coldiretti al valico del BrenneroLa svolta “green” del florovivaismo: biomasse al posto del gasolio per ridurre i costi di produzione del 40%-60% e l'energia solareLa Versilia è la capitale della poinsettia: 5milioni di esemplari, 15 milioni di fatturato, una trentina di aziende di eccellenza e migliaia di addetti nella filiera. Cristiano Genovali, Presidente Coldiretti Lucca: “Fiori e Stelle di Natale del territorio per sostenere una economia importante”.

 
 500 stelle della Versilia per il tradizionale concertone di Natale in onda su Rai 1 in Eurovisione la mattina del 25 Dicembre dalla Basilica Superiore di San Francesco d’Assisi dopo la benedizione Urbi et Orbi di Papa Francesco. La Versilia si conferma, insieme alla capitale della poinsettia con una produzione di circa 5milioni di esemplari, anche la capitale delle stelle di Natale più belle d’Italia. Non è infatti la prima volta che l’organizzazione del super-concerto di Natale sceglie gli esemplari prodotti in Versilia per adornare e colorare la scenografia dell’evento a cui parteciperanno il Presidente delSenato, Pietro Grasso, la Presidente della Camera, Laura Boldrini, il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Massimo Bray, e il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra. Il concerto, diretto dal Maestro Steven Mercurio, vedrà la partecipazione dei cantanti Arisa, Stacy Francis, Paul Sorvino e Il Volo, il coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, diretto dal Maestro Ciro Visco, e l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. “E’ una vetrina bella, importante e di prestigiocommenta Cristiano Genovali, Presidente Provinciale Coldirettiche rende merito ad una delle eccellenze del nostro florovivaismo che attraverso il concerto in Eurovisione potrà essere ammirato ed apprezzato da milioni di persone in tutto il mondo. Per noi produttori è un grande onore”. L’operazione Rai è stata possibile grazie alla disponibilità e alla “regia” della Commissione del Mercato dei Fiori di Viareggio e del Dirigente del Comunedi Viareggio, Vincenzo Strippoli.
 
 
Per chi non lo sapesse (ancora) la Versilia è uno dei principali poli di produzione della poinsettia in Italia (una trentina le aziende specializzate e circa 15milioni di euro di fatturato) che nonostante la crisi, la concorrenza spaventosa straniera di alcuni paesi e soprattutto i costi di produzione proibitivi sta procedendo spedita verso quella che è una vera e propria rivoluzione “green” (verde). Per abbattere i costi, in particolare quelli del gasolio per alimentare i bruciatori che riscaldano le serre, elemento fondamentale per questa particolare produzione (le stelle hanno bisogno di una temperatura tra i 15-20 gradi), le aziende hanno iniziato ad investire forte sull’energia solare e su bruciatori a biomasse. Il risparmio dei costi energetici potrebbe arrivare anche fino al 60% secondo le aspettative del Distretto Floricolo Interprovinciale LuccaPistoia che ha scommesso un pezzo del futuro proprio sulle agro-energie. Il risultato stelle di Natale “sostenibili”, rispettose dell’ambiente, più competitive e soprattutto di provenienza certa, Made in Italy, ancora meglio Made in Versilia al 100%. E già perché centinaia di migliaia di esemplari di stelle di Natale sono arrivate, e stanno arrivando in questi giorni, nelnostro paese dal Nord Europa dopo un giro immenso e migliaia di chilometri percorsi per essere vendute e spesso anche “spacciate” per italiane. A scoprirlo è stata Coldiretti al valico del Brennero aprendo uno dei tir della vergogna (info su www.lucca.coldiretti.it): “Al Brennero, durante il presidio e la protesta per difendere il nostro Made in Italy – spiega ancora Genovaliabbiamo trovato anche interi camion pieni di piante e fiori che dopo un viaggio lunghissimo dal Kenya e dall’Equador arriveranno nelle nostre case passando prima da Verona e poi nei punti vendita. Ecco un’altra ragione per acquistare stelle di Natale: sostenere una produzione importante per l’economia agricola e per il territorio che da lavoro a migliaia di addetti nella filiera”.
 
 
 
Stabile la produzione, stabili anche i prezzi che non dovrebbero subire particolare spostamenti rispetto allo scorso anno. Non solo stelle di Natale, saranno in tanti che preferirannosenza far peccato s’intende - ciclamini, lilium e gigli: “E’ importante scegliere e preferire fiori prodotti localmentespiega Francesco Ciarrocchi, Direttore Provinciale Coldiretti – per più e diversi fattori a partire dalla sostenibilità delle produzioni. Leggete l’etichetta, chiedete al commerciante e fate attenzione alla pianta o fiore che decidete di portare a casa o regalare”.
 
 
COME CONSERVARE AL TOP LA STELLA DI NATALE
 
Posizionarla in ambienti ben riscaldati, con temperature non inferiori ai 14 gradi e luminosi ricordando che non teme laluce del sole diretta nel periodo invernale e soprattutto innaffiarla poco,solo quando il terreno è completamente asciutto. Durante il periodo primaverile è opportuno effettuare una potatura abbastanza vigorosa e portarla in terrazzo per riporla nelle case verso ottobre-novembre in un ambiente poco luminoso (8 ore max di luce al giorno) al fine di facilitare la crescita di nuove foglie (che assumeranno il caratteristico colore rosso) e di nuovi rami. Un ultimopiccolo accorgimento per far rifiorire la stella di Natale è la concimazione, quest'essenza predilige concimazioni a base di potassio e fosforo, soprattutto nel periodo autunno invernale. Così facendo  l'anno successivo si potrà avere ancora la stella di Natale, scientificamente chiamata Euphorbia pulcherrima (dal latino bellissima), facendo fruttare gli acquisti fatti durante queste festività.
 
Fonte Ufficio  Stampa
 
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