35 milioni per la mobilità sostenibile nelle città
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Il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, ha firmato il decreto per l'assegnazione, con bando pubblico rivolto agli Enti Locali, dei 35 milioni di euro previsti dal Collegato Ambientale per il Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile. Il ministero ricorda che «l'obiettivo è favorire gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro con modalità di trasporto sostenibili, in linea con gli obiettivi nazionali ed europei di riduzione delle emissioni di gas serra e inquinanti derivanti dal settore dei trasporti».
«Entriamo dunque nella fase attuativa - spiega il ministro Galletti - di una delle misure strategiche messe in campo per realizzare quella programmazione nel contrasto all'inquinamento delle città che è a lungo mancata». «I soldi ci sono - continua - ora mi aspetto che i Comuni colgano questa opportunità e mostrino una grande voglia di innovare la mobilità dei nostri centri urbani: ho convocato per mercoledì prossimo il tavolo sulla qualità dell'aria al ministero per fare il punto su questo decreto, come sullo stato di avanzamento delle altre azioni previste nel protocollo sottoscritto con Regioni e Comuni».
Tra gli interventi finanziabili ci sono i servizi e le infrastrutture di mobilità collettiva e condivisa a basse emissioni, come il car pooling, il car e bike sharing, ma anche 'bike to work', 'bicibus', 'piedibus' e infomobilità. Verranno poi valutati, spiega il ministero, progetti per la realizzazione di percorsi protetti, tra cui le corsie ciclabili e le 'zone 30', come quelli che prevedono la riduzione del traffico, dell'inquinamento e della sosta in prossimità di istituti scolastici, università e sedi di lavoro. Anche le proposte di programmazione di uscite didattiche e spostamenti durante l'orario di lavoro per motivi di servizio con mezzi di trasporto a basse emissioni saranno valutate. Previste anche le agevolazioni per studenti e lavoratori che nei tragitti casa-scuola e casa-lavoro utilizzano modalità di trasporto sostenibile.
I destinatari del Programma sperimentale saranno gli Enti Locali che presenteranno progetti riferiti ad un ambito territoriale preciso con popolazione superiore a centomila abitanti. A parità di valutazione, avranno la priorità i Comuni in cui si sia verificato nel 2015 un superamento dei limiti di legge di PM10 e NOx, cioè polveri sottili e ossidi di azoto, e in cui si sia adottato il Piano Urbano della Mobilità. I punteggi saranno attribuiti con precisi criteri: la qualità dell'intervento, i benefici ambientali che è in grado di apportare, il livello di integrazione con altre azioni sul territorio, il grado di innovazione, la presenza di una pianificazione dei trasporti e di iniziative di mobility management all'interno dell'amministrazione.
Redazione