Nuovomandato per Cristiano Genovaliallapresidenzadell’AssociazionenazionalePiante e Fiorid’Italia. I vicepresidentisono Federico Allavena (Liguria), Giovanni Nicastro (Sicilia) e Mario Zecca (Puglia). Genovaliannuncia un disciplinareentroil 2016 per rilanciareilmarchiodiprodotto“Piante e Fiorid’Italia” e unariformadellostatuto per aprire a sociesterniallecameredicommercio (soggettiprivati del settoreflorovivaistico) entro fine 2017.
Maggiorerappresentanzadituttoilterritorionazionale, piùvisibilitàmedianteilrilancio del marchiodiprodotto“Piante e fiorid’Italia” e aperturaaisociprivati: imprese e consorzi del florovivaismonazionale.
Sonoquestigliobiettivifortiannunciati a Floravivaoggida Cristiano Genovali, appenarielettopresidentedell’AssociazionenazionalePiante e Fiorid’Italia, organismocreatopiùdicinquant’anni fa dallecameredicommercioche ha sedelegale a Roma e sedeoperativa a Imperia. Il rinnovo del mandato a Genovali, designatodalla camera dicommerciodiLucca, èavvenutonelconsigliodirettivo del 12 luglio a Roma, in cuisonostatielettianchetrevicepresidenti: il vice presidentevicario Federico Allavena (camera dicommercioRivierediLiguria) e i vice presidenti Giovanni Nicastro (camera dicommerciodiRagusa) e Mario Zecca (camera dicommerciodiLecce).
«E’ stataun’elezioneall’unanimitànellaqualeabbiamopotutoeleggeresiailpresidentechetrevicepresidenti – racconta Cristiano Genovali – e abbiamopuntato a unarappresentanza la piùampiapossibile, per copriretuttoilterritorionazionale, dalnord al sud. L’intenzioneèche i vicepresidenti, che con me formanoilcomitatoesecutivodell’associazione e sono tutti florovivaistiespressidacameredicommercio del Paese (ma non necessariamentemembridellecameredicommercio, ndr), sioccupino in seguitoprevalentementediambitidispecializzazionedistinti. Ma ilcomitatosaràaperto e, a secondadelletematicheaffrontate, inviteremo a dare un contributodivolta in voltaanchealtriesponentidell’associazione. Definiremoilprogrammadimandatointornoaiprimidisettembre».
Qualcheanticipazionesugliindirizzi e obiettivi del programma?
«Innanzituttovorremmoagirepiùpuntigliosamentesuiterritori – spiegaGenovali -, cioèdandomaggiorevisibilitàalleiniziativenellevariecameredicommercio del territorio, dove organizzeremo, in concomitanza con le riunionidellanostraassociazione, piccolieventi per promuoveresial’associazioneche, soprattutto, ilmarchiodiprodottoPiante e Fiorid’Italia, cheègiàabbastanzaconosciutoall’estero e usatodadiversiproduttoriitaliani», ma ha bisogno, per essererilanciato con piùefficacia, spiegaGenovali, di un disciplinareche ne identifichiprecisamentel’origineterritoriale. «Il nostrocompito – dice – saràdefinire un disciplinareentro la fine del 2016».
Non c’èconflitto con ilmarchioVivaifiori, nella «cuiassociazioneditutela» èpresenteanchePiante e Fiorid’Italia? «No - rispondeGenovali -, Vivaifioriè un marchiodiprocesso, cheva a certificare un processodiproduzione, non l’origineterritoriale». Ed ènecessario, a suoavviso, anche un marchiodiprodotto legato al territorio.
L’altrograndeobiettivo del prossimomandato, per «ampliarel’operativitàdiPiante e Fiorid’Italia a 360 gradi e farladiventarecentrodiaggregazionedellarappresentanzanelsettore», annunciaGenovali, è «modificare lo statutoaprendo la possibilitàdiassociarsi a tutte le aziende e i consorzi del florovivaismo» e non più solo allecameredicommercio. Questo, spiega, aprirebbe la stradaanche a bandieuropei e sponsorizzazioni per finanziaremeglio le attività. Attivitàchecomunque, ha assicuratoGenovali, hannoancorailpienosupportodellecameredicommercio e dellastessaUnioncamere. Anche per questavera e propriariformastatutariaGenovali ha in menteunascadenzatemporale: «un anno e mezzo, entro la fine del 2017».