Eccoiltestodell’interventodell’amministratoreunico del MercatoFioriPianteToscana – CittàdiPesciaall’incontrodiieri a Villa Garzoni. Baldaccinispiega i vantaggidellapresentazioneunitariadeidistrettivivaistico-ornamentalepistoiese e floricolopesciatino-viareggino; e dellesinergie con il“parcoeuropeodellafiaba” e “Pesciacittàdell’infanzia”, propostirispettivamentedalsegretariodellafondazionenazionale Carlo Collodi, Pier Francesco Bernacchi, e dalpresidentedellaRegioneToscana, Enrico Rossi.
Buonasera.
I temisucuisiamostatichiamati a fare osservazioni e proporrenuovipuntidi vista, in questa location dedicata al territoriopistoiese, sono Pinocchio e l’ideasuggestivadi“distrettoeuropeo del verde”, chepuòesseredeclinata in varimodi.
Ora, come amministratoredell’aziendaspeciale del comunediPesciaMefit (MercatodeifioridellaToscana) – e ringrazioilsindacoGiurlanidiavermirinominatoufficialmentelunedìscorso – non parleròovviamentedi Pinocchio come ambasciatoreditutte le eccellenzedellanostraregioneall’Expodi Milano: questaèunaprospettivachespetta al livelloregionale.
Mi soffermeròinvece un attimosu Pinocchio e Collodi, intesi come unodeiluoghiculturali e geograficidegnidi nota dellaToscana, da far conoscereassolutamenteaivisitatoridell’Expo. Per poi dire due parole sultemapiùrilevante per ilmioruolo: ildistretto del verde, vistodaPescia. Ancheperché i due temi non sonoprividiconnessioni e potenzialisinergie positive.
Dunque, cheCollodi come sede del parcodi Pinocchio e di Villa Garzonisiaun’eccellenzatoscanada far conosceremeglio non c’èbisognodi me a spiegarlo. Ricordosoltanto, riagganciandomi a due ideerispettivamente del Dott. Pier Francesco Bernacchi e del presidenteEnrico Rossi, cherealizzare un parcoeuropeodellafiaba e fare diPescia la capitaledellariflessioneculturale e scientificasull’infanziasono due lineediazioneche, non solo sisposanobenefraloro, ma valorizzerebberoenormementeCollodi, collegandolameglio a Pescia.
E aggiungoperòche un ulterioreimportantecontributo in tale direzionediscenderebbedasinergie con i due distretti“verdi” del territoriocircostante: quello del “vivaismoornamentale”pistoiese, in primis, cheè leader europeo; ma ancheil“distrettofloricolo”interprovinciale, chedalterritoriopesciatinosconfinanellaprovinciadiLucca, in particolare a Torre del Lago e Viareggio. Infatti, anche se non èquesta la sede per esplorare le possibiliformedisinergia, a tutti possono venire in mentelegamitrailmondodellafiaba e ilmondofloreale o più in generalevegetale, siarintracciatinelpassatocheinventati ex novo. Così come non èdifficileimmaginareinterazioni, siasul piano didatticochesalutistico e terapeutico, fral’universodell’infanzia e quellodellepiante e deifiorinelleloro infinite varietà e funzioni.
Passando, infine, al tema o ipotesi del “distrettoeuropeo del verde”, che – come dicevo – puòesseredeclinato in piùmodi, ilmiosuggerimentoèdiinterpretarloinnanzituttoconcretamente come “distrettodellepiante e deifiori”: un super distrettochetravalichiquindiilterritorioprovincialepistoieseabbracciandoanche i territorilucchesidellecamelie e delleserreviareggine. Questaimpostazione ha indubbiamenteunamotivazioneanchediparte, perchéfarebbe del MercatodiPescia, vista la suaposizionegeograficabaricentrica, unosnodofondamentale, e quindiunatappaobbligatadellevisitedegli opinion leader provenienti in Toscanadall’Expodi Milano suinvitodellaRegione, dicuiavevaparlatol’assessore Gianni Salvadori.
Ma cisonoanchesolideragioniculturali e legate all’ideadiverdechevogliamoesportare per impostare in questomodol’ideadidistrettoeuropeo del verde. Infatti se èvero e noto a tutti cheil“vivaismoornamentale”pistoiese con le sue produzionidipiantevendute in tuttaEuropaègiàmoltoinfluentesuiconcettistessidi“giardino”, “parco” e “verde” a livelloeuropeo, èaltrettantoverochel’integrazionesu tale base “pistoiese”delleproduzionidifiori e piante in vasomigliori del distrettopesciatino-viaregginopotrebbeportare, sia per motivieconomicicheestetici, ad arricchire tali nozionidi“giardino”, “parco” e “verde”, rendendolepiùoriginaliedattraenti. Anche grazie allericadutesimbolichesuiprodottidellebellezzedeiterritoridellaValdinievole e dellaLucchesia.
Senzadimenticare, poi, che la centralità del MercatodeiFioridiPescia, nell’ambitodiquestoipotetico super distretto del verdefiorito, potrebbecontareanchesullaqualità del segnoarchitettonicodellastrutturamercatalediPesciaprogettatadagliarchitettiSanti e Savioli, unastrutturaannoveratadallastampafragliesempimiglioridellacreativitàarchitettonicacontemporaneatoscana. E tutti sappiamochequestopotrebberappresentare un plus non irrilevante.