Magazzini (Vivaisti Italiani): i produttori del verde fra i protagonisti di Agenda 2030
- Andrea Vitali
Il presidente dell’Associazione Vivaisti Italiani Luca Magazzini, a margine dell’incontro della Regione a Firenze per l’avvio del percorso dell’Agenda 2030 verso una Toscana Sostenibile a cui sono intervenuti Enrico Rossi e l’assessore Federica Fratoni, ha sottolineato che i produttori del verde sono in prima fila: «sì, c’è bisogno di ridurre l’uso dei combustibili fossili, ma c’è anche bisogno di polmoni verdi che riducano la CO2 e l’inquinamento dell’aria nelle aree urbane».
Un concetto in linea con quanto dichiarato dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che nel suo intervento di chiusura ha affermato che la questione della tutela ambientale non deve tradursi in ideologia anti-sviluppo: dobbiamo avere fiducia nel fatto che il buon governo e le tecnologie possano risolvere le ferite inferte alla natura e «credere nel progresso». Anche perché «fermare qualcosa non è una risposta: se non intervieni, non rimargini la ferita». Rossi si è detto convinto che potremo produrre proposte valide per il futuro dell'ambiente, utili a imprimere un cambiamento ancora più convinto di quanto non sia avvenuto finora, sia nelle politiche a livello regionale, sia a livello nazionale che europeo. La Toscana, all’avanguardia sul controllo del consumo del suolo, grazie alla legge 65 sul governo del territorio che sta contribuendo a salvare il paesaggio toscano per le generazioni future, a suo avviso deve ambire a fare altrettanto nell’economia circolare, dove ancora si può migliorare, ad esempio sul fronte della gestione dei rifiuti. Riguardo poi l'energia, Rossi ha ribadito che la geotermia è l'energia principe della Toscana, quella su cui può puntare per diventare una regione “carbon neutral” entro il 2050.
Come aveva dichiarato l'assessore regionale all'ambiente Federica Fratoni in apertura, la strategia della Toscana sull'ambiente è già chiara, sia su rifiuti che sulla qualità dell'aria, così come per le azioni da intraprendere per raggiungere quel traguardo nel 2050. Quello che ha preso avvio oggi, ha spiegato, è un percorso partecipativo, che prevede tra l’altro l’istituzione di un “Forum della Sostenibilità”, da lei presieduto, che consentirà di costruire tutti insieme una strategia complessiva di sostenibilità che faccia patrimonio comune di tutti quei contributi, quelle buone pratiche, quegli spunti che possano arrivare dalla società civile. Una strategia che si può costruire nell'alveo di una strategia nazionale, che si compone dei vari tasselli regionali ma che poi potrà contare sul contributo del mondo accademico e delle varie articolazioni della società. Con l’attivazione di forum sia virtuali che territoriali e l’utilizzo dei social media.