Un fiore per… lo Scorpione

Per il segno dello Scorpione (23 ottobre – 22 novembre) la scelta è caduta su un fiore meno citato di altri in questo contesto. Le piante fiorite più frequentemente associate a tale segno zodiacale sono l’orchidea e il rododendro, ma il sito web “Di che segno sei” (www.dichesegnosei.it) si sofferma su un altro fiore che è molto importante sul piano commerciale, soprattutto nelle prime due decadi dello Scorpione, quelle che vanno dal 23 ottobre all’11 novembre, in cui rientrano le festività dei santi e dei morti. Commemorazioni, queste ultime, che contribuiscono a una percezione di tale fiore leggermente distorta o parziale, almeno in Italia e altri Paesi d’Europa.
Stiamo parlando, ovviamente, del crisantemo (Chrysanthemum L., 1753), il “fiore d’oro” in greco, un genere di piante originarie dell’Asia e dell’Europa nord-orientale, di cui esistono numerosi ibridi e varietà coltivati a scopo ornamentale in floricoltura e nel giardinaggio. Come illustrato da www.giardinaggio.it, i fiori che vengono comunemente chiamati crisantemi nascono dall'incrocio tra due specie originarie dell'Asia: C. Moriifolium e C. Indicum, da cui nel corso degli anni si sono ottenute decine di varietà di crisantemo, alcune con fiori di forma particolare. Ad esempio i crisantemi pompon e i crisantemi spider.

Per il sito “Di che segno sei” il crisantemo è il fiore dello Scorpione innanzi tutto per il periodo naturale di fioritura, che corrisponde all’incirca a quello del segno zodiacale, ma poi anche perché in quanto ottavo segno zodiacale (e l’otto sta anche per l’infinito) sarebbe «simbolo della pausa necessaria, dopo la morte dell’estate, per poter accedere ad una vita nuova nonché a una dimensione superiore e spirituale dell’esistenza. […] Morte e rinascita, come la luce in fondo al buio, quella che brilla e si nasconde nelle profondità della psicologia scorpionica […] una luce capace di illuminare chiunque non si lasci spaventare da un’aria qualche volta inquietante. Luce e colori brillanti di un fiore sontuoso dall’odore intenso, capace di rallegrare a lungo tutti coloro che non si fanno fuorviare da un’usanza e che sono disposti ad accoglierlo nel proprio giardino o sul proprio balcone, oltre che offrirlo ai propri cari in segno di ricordo che non muore mai».
Il crisantemo sarebbe, in conclusione, «un fiore per chi non è superficiale, per chi decide con la propria testa, proprio come lo Scorpione, segno amato da chi non ama la banalità e le convenzioni. Un fiore ricco di qualità, perfino commestibile, che mantiene le sue promesse in termini di durata e resistenza».
L.S.