Salgado e riforestazione perché è il 2° miglior consiglio di Floraviva

Forse l’avete intuito dal titolo, il 2° suggerimento di Floraviva è la “riforestazione”. Potrà sembrare impegnativo e ambizioso ma è provato che funziona, scopriamo come! Perché un albero è sempre una buona idea e i percorsi migliori iniziano sempre da piccoli passi e da buoni esempi.
Nell’ultimo articolo di “Arte Verde” dedicato all’artista francese Fabrice Hybert, abbiamo visto come abbia sviluppato un progetto di riforestazione in Francia. Oggi Floraviva vi vuole offrire un altro buon esempio, da cui prendere qualche suggerimento: scopriamo “Istituto Terra”, il progetto di riforestazione che il fotografo di fama internazionale Sebatião Salgado ha realizzato in Brasile. 

Istituto Terra
E’ una storia d’amore quella di Salgado con la Natura, un nostos, un ritornare a casa. Questo legame sentimentale nasce molti anni fa, quando un giovane economista, tornato da una missione in Africa, decide di cambiare vita e diventare fotografo.
Oggi Sebatião Salgado è un fotografo conosciuto in tutto il mondo; celebre per i suoi scatti, feroci e potenti, che documentano storie di uomini, di luoghi lontani e di nature incontaminate e primitive. Le sue foto rappresentano il debito che l’uomo ha con la Natura e richiamano l’attenzione sul rispetto che a essa dobbiamo. C’è l’urgenza di chiedere perdono a questa Natura maltrattata e violata, lei ci ha concesso la vita in questo mondo e noi l’abbiamo dimenticata.
Per questo motivo Salgado, insieme alla moglie Leila, ha deciso di fondare L’Istituto Terra: partendo nel 1998 con l’acquisto di un piccolo appezzamento di terreno, la fattoria Bulcão che, un tempo, era appartenuta proprio alla sua famiglia. L’obiettivo di questo progetto era riportare al suo primitivo splendore quella foresta in cui correva da bambino e che era stata ridotta a una pianura spoglia e sterile.
Dopo vent’anni, grazie alla riforestazione realizzata dalla Fattoria Bulcão, gran parte della Foresta Atlantica del Brasile è stata riportata in vita: un albero alla volta, fino a ricreare il 90% dell’habitat originale, con un’estensione che supera i 40.000 mq. Oggi quest’area preziosa voluta dal fotografo Sebatião Salgado è diventata una riserva naturale protetta.

 

Rubrica a cura di Anne Claire Budin