La Rivoluzione Verde: Selezionare Piante per Giardini Italiani nell'Era del Cambiamento Climatico

In un'epoca segnata da inverni più miti e estati più calde, selezionare le giuste specie botaniche per i giardini italiani diventa essenziale. Ecco alcuni suggerimetni con specie adatte a queste nuove condizioni climatiche ma che hanno anche alcune controindicazioni.

 

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L'attuale scenario di cambiamenti climatici, caratterizzato da inverni più brevi e miti, estati calde e precipitazioni imprevedibili, sta ridefinendo il paesaggio dei giardini italiani. In questo contesto, diventa fondamentale la selezione di specie botaniche capaci di adattarsi a queste nuove realtà ambientali.
Tra le specie consigliate, troviamo il Cistus (Cistus spp.), l'Indigofera (Indigofera spp.), il Rosmarinus officinalis (rosmarino), la Lavandula (lavanda) e una varietà di piante a foglia grigia come l'Euphorbia (euforbia), l'Allium (allium), l'Achillea (achillea), il Sedum (sedum), e diverse graminacee come la Stipa (stipa), il Miscanthus (miscantus), la Festuca (festuca) e l'Eragrostis (eragrostis). Queste piante sono più resistenti al calore intenso e si adattano bene a rapidi cambiamenti di temperatura.

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È importante però gestire con attenzione l'irrigazione e la concimazione di queste piante; un eccesso potrebbe essere dannoso, soprattutto per le specie mediterranee a foglia grigia che tendono a entrare in fase di riposo durante i periodi più caldi. Ad esempio, le ortensie (Hydrangea spp.) hanno sviluppato meccanismi per ridurre l'esposizione al sole, inclinando le loro foglie verso il basso. Per le piante piantate direttamente nel terreno, si consiglia un'irrigazione settimanale. Inoltre, scavare piccole fossette vicino alle piante può aiutare l'acqua a raggiungere più efficacemente le radici, specialmente in condizioni di siccità.
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Durante l'inverno, le piante sempreverdi necessitano di irrigazione, particolarmente in terreni compatti. È sconsigliata la nebulizzazione, in quanto può creare condizioni favorevoli allo sviluppo di infezioni fungine. Una pratica utile è lasciare le foglie cadute sul terreno, in quanto creano un pacciame naturale che protegge il suolo dal surriscaldamento. Tuttavia, è necessario fare attenzione alla potenziale diffusione di patogeni in alcune specie. In questi casi, è meglio raccogliere le foglie, compostarle per sterilizzarle e poi utilizzare il compost come pacciamatura. E' invece cruciale dissodare il terreno in caso di compattazione e installare barriere frangivento, come l'Olivo pendolino (Olea europaea 'Pendolino'), per proteggere le aree dall'essiccazione rapida.
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Oltre alle specie già menzionate, altre piante adatte a questi ambienti includono l'Artemisia 'Powis Castle', il Dianthus hirsutum, il Jacaranda mimosifolia, l'Erythrina bidwillii, la Romneya coulteri, l'Heptapleurum arbicola e l'Hedychium coronarium. Mentre per le specie arboree si consiglia di orientarsi verso la Cinnamomum camphora (Canfora), Lagerstroemia, Olea europaea (Ulivo), Pinus domesticus (Pino domestico), Cupressus spp. (Cipresso), diverse specie di Quercus (Querce), Quercus ilex (Leccio), Juniperus spp. (Ginepro), Pistacia vera (Pistacchio), Punica granatum (Melograno) e Cercis siliquastrum (Albero di Giuda), disponibili nel Distretto Vivaistico Ornamentale di Pistoia. Queste piante offrono una combinazione di bellezza estetica e adattabilità alle condizioni climatiche mutevoli.

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Le sfide poste dal cambiamento climatico richiedono un approccio innovativo nella cura dei nostri spazi verdi. Scegliendo le piante giuste e adottando pratiche di giardinaggio consapevoli, possiamo creare giardini che siano non solo piacevoli alla vista, ma anche resilienti e sostenibili, contribuendo alla salvaguardia dell'ambiente e promuovendo un ecosistema più equilibrato e resistente.

Redazione