Coldiretti: strage Xylella, necessario nuovo stato di calamità naturale
- Andrea Vitali
A quasi cinque anni dall’insorgere di Xylella Fastidiosa, Coldiretti ha organizzato una storica marcia a Lecce per fermare la strage di olivi. Si chiede un nuovo provvedimento di declaratoria di stato di calamità naturale. Occorre poi guardare al futuro, dopo l’estirpazione, ci suggerisce Pietro Barachini, da sempre impegnato a difesa della biodiversità, si dovranno piantare varietà autoctone.
La gestione della malattia ha portato ad una diminuzione del 20% della capacità produttiva del Salento e il conto rischia di salire se verrà perpetuato l’errore di non agire nelle aree dove la Xylella non è ancora insediata e dove ogni singolo focolaio va affrontato secondo normativa. Serve con urgenza secondo la Coldiretti un nuovo provvedimento di declaratoria di stato di calamità naturale, a valere sulla Legge 102/2004, che ricomprenda anche le aree dichiarate infette negli ultimi due anni, in modo da poter completare a stretto giro l’istruttoria delle pratiche per consentire ai coltivatori di poter essere sostenuti della risorse del Fondo di solidarietà nazionale. Vanno inoltre erogati i fondi destinati a rimborsare l’estirpazione obbligatoria delle piante che giacciono incredibilmente nelle casse, in attesa di una manovra di assestamento di bilancio.