IMU, AGRINSIEME: bene chiarire, ma al Governo serve più coraggio

in Brevi

i

Infatti, secondo Agrinsieme, per il 2014 almeno le aziende agricole delle aree ex svantaggiate dovevano essere esentate. Positiva l'abrogazione della classificazione su base altimetrica, stabilita dal contestato decreto ministeriale di fine anno. Ma si continua a gravare sulle aziende in difficoltà che operano per la difesa del paesaggio quale unico bastione contro il dissesto idrogeologico del territorio.

 

Agrinsieme, Coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, commenta così la decisione di ieri del Governo che, a seguito dell’impegno dei ministri delle Politiche agricole, Maurizio Martina, e dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha rivisto i criteri per l’esenzione dall’Imu dei terreni montani, abrogando la classificazione su base altimetrica stabilita dal contestato decreto ministeriale di fine anno. “Siamo lieti che sia stata fatta maggiore chiarezza, resta il fatto però - rimarca Agrinsieme - che aziende agricole, che operano in una vasta area del Paese, continuano ad essere caricate di un onere fiscale che non si possono permettere. Inoltre, rileviamo che parte delle risorse per la copertura finanziaria del provvedimento vengono sottratte al ‘pacchetto agricolo’". Si rivela così fortemente iniquo gravare sulle aziende in difficoltà che oltretutto continuano a svolgere un importante ruolo nella difesa del paesaggio, rappresentando l'unico bastione contro il dissesto idrogeologico del territorio. Per questo il Governo, secondo Agrinsieme, avrebbe dovuto compiere uno sforzo più coraggioso, esentando totalmente dagli oneri fiscali le aree ex svantaggiate almeno per il 2014. Infine Agrinsieme conclude: "i termini per la scadenza del pagamento per i terreni che non rientrano nei parametri dell’esenzione - fissati al prossimo 10 febbraio - sono estremamente stretti".

Redazione Floraviva