Bonini Piante Toscana apre il centenario a Myplant
Intervista a Leonardo Bonini, uno dei titolari della nota azienda florovivaistica di Pescia (Pistoia), che apre i festeggiamenti per il centenario nello stand di Myplant & Garden (Padiglione 20, stand K01). In evidenza quest’anno, oltre agli olivi Xylella free di varietà toscana e alle appariscenti mimose, gerani (parigino, edera e zonale), Sundeville, garofani, Rincospermum, ranuncoli e la linea di gadget ludica ed eco-friendly “Supernibili”, che evoca gli insetti della lotta integrata. Bonini informa che «le poinsettie “Stella d’Italia – fai un regalo sostenibile” lanciate l’anno scorso sono andate molto bene: +10% sul 2017».
Si presenta sempre più bio ed ecosostenibile l’offerta dell’azienda floricola Bonini Piante Toscana di Pescia, che apre il centenario qui a Myplant & Garden con uno stand (pad. 20 / st. K01) all’insegna degli olivi, delle mimose e delle sue rinomate piante in vaso fiorite.
Anche quest’anno lo stand spicca per la qualità estetica sia dell’allestimento che delle piante e per l’immagine innovativa che offre di questa medio-piccola azienda di Pescia (frazione Veneri) socia dell’associazione Vivai di Pescia che nacque nel 1919 come azienda orticola e si convertì nel 1956 alla floricoltura, senza abbandonare il vivaismo olivicolo avviato nel 1940. Adesso Bonini Piante Toscana è una delle aziende florovivaistiche di punta del distretto floricolo Lucca Pistoia (incentrato sui poli di Viareggio e Pescia): un vero e proprio gioiello produttivo con i suoi 4,5 ettari coltivati e circa 37 mila metri quadrati di serre di ultima generazione dotate di impianto a biomasse e irrigazione goccia a goccia. Un’azienda che pratica le tecniche di lotta integrata sia per motivi di eco-sostenibilità che per ottenere piante qualitativamente migliori (vedi nostro servizio di due anni fa).
Come è ormai consuetudine, Floraviva ha intervistato in apertura della prima giornata del salone internazionale del verde Myplant & Garden uno dei due titolari dell’azienda pesciatina, Leonardo Bonini, sentito nel suo stand sui prodotti portati in esposizione, ma anche per un aggiornamento sulle novità aziendali nell’anno intercorso fra la 4^ e la 5^ edizione di Myplant.
Innanzi tutto il centenario: vedo che lo festeggiate qua a Myplant mettendo in evidenza nello stand un olivo.
«Rappresenta la torre Guinigi di Lucca, nei pressi di Pescia, e ci abbiamo collocato un olivo perché è una pianta della nostra tradizione».
Nel senso che come azienda la coltivate da molti anni?
«Sì, produciamo olivi sin dagli anni ‘40 del ‘900».
E anche perché è la produzione tipica di Pescia, dove c’è il più importante distretto di vivaismo olivicolo italiano?
«Sì, ovviamente».
Vedendo il numero di olivi nello stand mi pare che ci puntiate sempre di più, vero?
«Sì perché c’è domanda: il mercato sta tirando. Non so se anche grazie ad alcuni finanziamenti che sono stati attivati, comunque posso dire che si stanno vendendo bene gli olivi».
Che cosa mi può dire sulla vostra gamma di piante d’olivo?
«Abbiamo una selezione di nostre piante madri sulle quali, dal 1940, pratichiamo il miglioramento o selezione genetica. Le nostre piante madri vengono regolarmente controllate dal Servizio fitosanitario della Regione Toscana. Dal 2018 abbiamo deciso quindi di contrassegnare ogni singola pianta d’ulivo con un apposito marchio “Xylella free” e il numero del rapporto di prova del Servizio fitopatologico regionale».
E quali sono le cultivar di olivo della vostra produzione?
«Leccino, frantoio, moraiolo, pendolino, maurino. Insomma varietà toscane. Sono olivi da innesto e coltivati in vaso con irrigazione goccia a goccia. All’età di 2 e 3 anni li trasferiamo in pieno campo per l’acclimatamento finale».
Come è richiamato nello stand, anche dal video che lo contraddistingue, vi siete avvicinati all’anno del centenario con il lancio delle poinsettie “Stella d’Italia”: come è andata la vendita delle stelle di natale lo scorso anno?
«Abbiamo avuto un ottimo risultato: +10% di vendite rispetto al 2017. Quindi siamo soddisfatti».
Tra l’altro le stelle di natale sono un vostro cavallo di battaglia, vero?
«Sì».
E sono coltivate con il metodo della lotta integrata, come indicato dallo slogan “fai un regalo sostenibile”?
«Sì, è già da alcuni anni che produciamo le poinsettie con la lotta integrata».
Ecco la lotta integrata, che prevede l’uso anche di insetti antagonisti per difendere le piante da insetti nocivi, rimanda subito a un’altra novità che noto nello stand: nei vasi in esposizione ci sono delle etichette con figure e nomi di insetti. Di che si tratta?
«I “Supernibili” sono una linea di gadget, delle etichette-calamite con raffigurati sopra degli insetti (per ora una prima ventina, ma ne abbiamo selezionati 400) che proponiamo in particolare ai garden center che vogliano stimolare la clientela sia dal punto di vista ludico che soprattutto sul piano del messaggio ecologico».
Ma i Supernibili vanno su tutte le tipologie di piante in vaso?
«Sì, a chi ce lo richiede li possiamo aggiungere su tutti i vasi, perché ovviamente comportano un piccolo costo supplementare».
Passando alle piante in vaso qui in esposizione, che cosa avete portato e su che cosa puntate maggiormente?
«Quest’anno, come tutti gli anni, apriamo la stagione con le Sundeville e i gerani (di tre cultivar: parigino, edera, zonale, anch’essi coltivati con tecniche bio della lotta integrata) e poi a seguire vengono tutte le nostre varietà di punta, fra cui ad esempio il Rincospermum in varie altezze. Da segnalare anche i ranuncoli, i garofani e un po’ tutto l’assortimento per l’inizio della primavera».
Poi vedo in grande risalto, come tutti gli anni a Myplant, le mimose, dato il periodo. C’è qualche novità su questo fronte?
«No, le varietà e le tipologie sono le stesse, anche perché stanno ricevendo un ottimo riscontro sul mercato».
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