Presentata a Roma la struttura dell’EFI sulle biocittà presso il CREA

struttura dell'EFI sulle biocittà - CREA

La struttura sulle biocittà dell’European Forests Institute presentata il 20 aprile al convegno “La città nell’era delle foreste” per il 30° anno di EFI.

 
Il lancio ufficiale della nuova struttura sulle biocittà (Biocities Facility) dell’Istituto forestale europeo (European Forests Institute – EFI) ha avuto luogo a Roma il 20 aprile, nell'ambito delle celebrazioni del 30° anniversario di EFI. Un pubblico interdisciplinare di 150 esponenti del mondo della ricerca, delle professioni e delle istituzioni si è riunito al Campidoglio per un convegno sul tema “Le città nell’era delle foreste – Cos’è una biocittà?”.
«Oggi mettiamo la natura e le persone al centro dell'ambiente urbano - ha affermato il prof. Marco Marchetti, presidente del consiglio di amministrazione di EFI -. Vediamo che esiste la possibilità di un'effettiva transizione verso una nuova visione, utilizzando il legno e altre risorse rinnovabili. Le Biocities sono un approccio visionario e multidisciplinare».
All'apertura è intervenuto anche Luigi D'Eramo, sottosegretario all’agricoltura, che ha sottolineato che il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) è estremamente lieto di avere il nuovo ufficio di EFI a Roma. La nuova struttura, che sarà ospitata dal CREA presso il suo Centro di ricerca Ingegneria e Trasformazioni Agroalimentari (Via Manziana 30), è finanziata anche dal Ministero degli Affari Esteri italiano. L’obiettivo della sua attività è porre la natura al centro dell'agenda urbana per creare città orientate alla bellezza, alla salute e al benessere, con uno sguardo attento alla sostenibilità, perché gli alberi e il verde urbano, se correttamente pianificati e gestiti, possono dare un contributo fondamentale al controllo degli eccessi climatici, al risparmio energetico e alla qualità dell’aria. La Facility sarà guidata dal Prof. Giuseppe Scarascia Mugnozza, dell’Università della Tuscia ed ex Direttore di dipartimento CRA (oggi CREA).
«Il CREA crede che il sostegno alle attività del Centro di Ricerca dell’EFI su “Verde urbano, Paesaggio e Biocities” a Roma sia strategico per la ricerca italiana nel settore forestale e per questo ha supportato e concretamente sostenuto, sin dalle prime fasi la sua collocazione in Italia, mettendo a disposizione dell’EFI una delle sue sedi – ha dichiarato Stefano Vaccari, direttore generale del CREA -. Le foreste urbane e gli alberi in città sono diventati temi di grande attualità, presenti nei principali documenti programmatici a livello globale. L’Italia e il CREA hanno una grande tradizione in questo settore: fin dal 1986, con la legge 752, l’Italia ha finanziato interventi di forestazione nelle aree urbane e il CREA, che con il suo Centro Foreste e Legno oggi diretto da Pier Maria Corona, dal 1985 coordina scientificamente l’Inventario forestale nazionale, studia da decenni l’evolversi del ruolo delle foreste in ambienti urbani».
Il giorno precedente Confagricoltura aveva ospitato il Board&Council dell’EFI, organizzazione internazionale che vede la partecipazione di 30 Stati europei che hanno ratificato una convenzione con 130 organizzazioni associate di 41 Paesi. Molti i temi trattati nel corso dell’incontro, al quale ha partecipato, tra gli altri, anche Alessandra Stefani, direttore generale DIFOR del MASAF. «Confagricoltura da tempo sostiene il ruolo chiave che gli alberi, le foreste e il legno hanno nel creare benessere ambientale e sociale, dando valore aggiunto anche ai centri urbani e periurbani – si legge in un comunicato stampa del 20 aprile -. In tal senso sta portando avanti con successo il suo impegno di concerto con Assoverde, attraverso il Libro Bianco del Verde, progetto nato due anni fa - con il patrocinio dei ministeri delle Politiche agricole, della Transizione ecologica, della Cultura, dell’ANCI, del CREA e dell’ISS – che vede impegnata un’ampia rete tra tutti gli operatori del comparto, pubblici e privati, ma anche il mondo scientifico e della ricerca, per condividere obiettivi, individuare priorità e criticità, presentare soluzioni e proposte per una “cultura” del verde e della sua “cura”, a beneficio della salute umana» (vedi).
 

L.S.