A Flormart il florovivaismo tra crisi idrica ed energetica

Alla 71^ fiera del florovivaismo di Padova ricette per lo sviluppo del settore, oltre gli ostacoli di siccità e aumento dei costi di energia e materie prime.


Come altri comparti dell’agricoltura, anche il florovivaismo, nella sua accezione generale inclusiva di floricoltura e vivaismo ornamentale, è stato investito dalla tempesta (quasi) perfetta della siccità e soprattutto dell’aumento dei costi di energia e materie prime. I vivaisti e floricoltori italiani negli ultimi mesi hanno dato fondo alle riserve idriche, ricorrendo il più possibile a sistemi di microirrigazione e agli invasi (dove disponibili in sufficienza). Il caro energia e l’impennata di molte voci di costo hanno colpito la coltivazione di piante e fiori costringendo 1 azienda florovivaistica su 3 a ridurre la produzione: gli aumenti riguardano i costi di riscaldamento delle serre (altamente energivore), ma anche dei fertilizzanti, dei carburanti e via dicendo.
375x375 agribiostorfreeÈ in questo contesto che si svolgerà da mercoledì 21 a venerdì 23 settembre prossimi la 71esima edizione di Flormart, lo storico salone internazionale del florovivaismo padovano, presso la Fiera di Padova ma per la prima volta organizzato da Fiere di Parma che mette a disposizione la sua expertise nel mondo fieristico e nella promozione internazionale (vedi). Salone professionale a cui sono attesi circa 300 espositori e migliaia di operatori di settore, tra cui 200 buyer esteri, interessati all’eccellenza del florovivaismo made in Italy, che vale il 15% della produzione florovivaistica europea ed esporta piante e fiori per circa 1 miliardo di euro.
Nel fitto programma di incontri che si terranno a Flormart avranno spazio anche questioni strategiche per favorire risposte di settore alla crisi energetica e al problema della siccità, ma pure temi caldi per un comparto che è in un trend di crescita a lungo termine in relazione al contrasto e alla mitigazione degli effetti del cambiamento climatico. A cominciare dal convegno di apertura del 21 settembre mattina, ore 9,30 sala 7B del Padiglione 7, su “L’innovazione varietale e tecnologica nel florovivaismo”, nel corso del quale «saranno presentate le azioni pubbliche e le risorse finanziarie disponibili per la ricerca varietale e tecnologica nel florovivaismo» e «le esigenze che esprime il mondo della produzione e le attività delle università e delle professioni». Convegno a cui parteciperanno, oltre al ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, fra gli altri, i presidenti di Fiere di Parma Gino Gandolfi e di Padova Hall Nicola Rossi, il presidente di ICE-Agenzia Carlo Maria Ferro, il presidente del Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia Francesco Ferrini, i presidenti di Associazione Florovivaisti Italiani e Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori Aldo Alberto e Luigi Pagliani e la presidente del Conaf (Coniglio nazionale degli ordini degli agronomi e dottori forestali) Sabina Diamanti.
Fra i tanti temi che saranno affrontati nel programma, ricordiamo “La produzione di piante ornamentali e le nuove frontiere fitosanitarie”, “Innovazione, ricerca e formazione nel florovivaismo e nella gestione del verde urbano”, “Verde e paesaggio urbano per riqualificare le destinazioni turistiche”, “Il settore dei substrati tra innovazione, ricerca e normativa”, “Il verde per la qualità della vita nelle città: attuazione e prospettive del PNRR”.
Il programma provvisorio può essere visto qui.  

Redazione