Un viaggio tra le piante benefiche per eccellenza: la sedicesima è Gerbera jamesonii
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in Brevi
Fra le piante segnalate dalla Nasa come utili e salutari per i nostri interni troviamo Gerbera jamesonii: appartenente alla famiglia delle Asteraceae, questa pianta è capace di rimuovere dall'aria tutte le tossine che si trovano comunemente in ogni casa. Alcuni consigli per mantenerla al meglio.
Il genere Gerbera comprende numerose specie originarie del sud Africa, in particolare degli altopiani del Trasnvaal e del Natal, crescendo solitamente ad una altitudine di 1100 m sopra il livello del mare. La Gerbera jamesonii è conosciuta infatti anche come Margherita del Transvaal in quanto proveniente dalla regione del Transvaal del Sudafrica.
Le foglie di questa Gerbera sono lobate, internamente tormentose, di colore verde-glauco nella pagina superiore, bianco lanuginoso nella pagina inferiore. I fiori sono numerosi e possono raggiungere larghezze di 10-12 cm ed in commercio ne troviamo anche doppi e di diversi colori. Il periodo della fioritura va solitamente da maggio a settembre.
Le gerbere devono essere poste in luoghi molto luminosi e ben areati, ma non a contatto col sole diretto. Del resto, nel loro paese d'origine sono piante che crescono con luce soffusa, tra le rocce e gli alberi. La pianta in generale tollera bene le alte temperature estive purché il terreno abbia un giusto grado di umidità. Durante il periodo invernale, invece, le temperature non devono scendere sotto i 5°C.
Specialmente quando la pianta sarà in fiore, sarà opportuno provvedere a un'irrigazione costante, durante il resto dell'anno andrà annaffiata regolarmente affinchè il terreno rimanga sempre umido.
Andrea Vitali