Sanità, Rossi: "Due anni di tagli, ora respiro, sennò regressione"
-
in Brevi
"Forse pochi se ne sono accorti ma in questi anni di crisi il servizio sanitario regionale ha perso 2500 addetti su 50 mila. Come se avesse chiuso la più grande impresa della Toscana. Ma il servizio è in piedi, con ottimi risultati di qualità, grazie all'impegno di tutti gli operatori, a tutti i livelli, e può contare su una situazione di bilancio solida e certificata. Ma tutto il sistema nazionale è in una situazione delicata. Il nuovo patto per la salute c'è e la Toscana ha dato un contributo fortissimo. Al governo chiediamo che venga rispettato".
Così si è espresso il presidente Enrico Rossi intervenendo oggi a un incontro organizzato a Firenze dalla Fimmg, Federazione dei medici di medicina generale. Erano con lui l'assessore regionale alla sanità Luigi Marroni, il sindaco di Firenze Dario Nardella e il segretario nazionale Giacomo Milillo.
"Se guardiamo ai parametri europei – ha ripreso il presidente Rossi – ci rendiamo conto che quanto a spesa sanitaria l'Italia sta nella media. Germania, Francia e Inghilterra spendono, e non poco, più di noi. Con risultati di qualità competitivi da parte nostra. Quindi il primo messaggio che lancio è attuare il patto per la salute e dare tempo perché questo servizio si possa riequilibrare. Dovessimo derogare in maniera consistente si metterebbero in discussione i fondamenti del sistema e io sarei contrario". "In Toscana – ha concluso - siamo andati avanti nell'organizzazione sul territorio, con le associazioni territoriali, le case salute, le strutture per le cure intermedie. Abbiamo possibilità di riprendere sul territorio una strada di crescita. Proviamo a scrivere un nuovo programma ascoltando il mondo medico".
Redazione Floraviva