Rischio idraulico: intesa fra Regione e Ministero dell’ambiente

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Contro il rischio idraulico e idrogeologico è stato siglato ieri un protocollo d’intesa fra la Regione Toscana e il Ministero dell’ambiente che prevede la realizzazione di un programma pilota triennale di interventi di mitigazione cofinanziati. Secondo un primo elenco della Regione, saranno necessari 600 milioni di euro, di cui 147 già finanziati.

«Ringrazio vivamente il ministro per l’impegno strategico assunto in favore del territorio toscano. Negli ultimi 15-20 anni la nostra regione è stata colpita da una serie di alluvioni che hanno provocato danni stimabili intorno a un miliardo di euro. Negli stessi anni la Regione e lo Stato hanno speso circa 500 milioni di euro per interventi di prevenzione. La Regione è intervenuta non solo con risorse nelle situazioni di emergenza, ma anche con misure forti di prevenzione, come la legge 21 che impone il divieto di edificazione nelle zone ad alto rischio idraulico. Una misura unica nel panorama italiano, di cui credo il ministero abbia tenuto conto anche nella decisione di siglare questo protocollo».
E’ la dichiarazione di ieri del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi dopo la firma di un protocollo d’intesa con il ministro dell’ambiente Corrado Clini che consentirà alla Regione di avviare un programma pilota di interventi per la mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico. L’intesa impegna la Toscana a presentare entro 60 giorni al ministero la sua proposta di programma pilota da attivare, cofinanziandolo, nei tre anni della validità dell’accordo stesso, indicando anno per anno tempi di attuazione, controllo dell’avanzamento dei lavori e quadro finanziario. «Cercheremo di presentarlo al più presto – prosegue il presidente – in modo che il Comitato di indirizzo e monitoraggio nazionale possa approvarlo altrettanto rapidamente. Dopo aver concordato il cofinanziamento potremo dare il via ai lavori».
Le aree soggette a pericolosità idraulica rappresentano circa il 20% del territorio regionale e quelle a rischio frane circa il 14%. Si calcola che per raggiungere l'obiettivo di mitigare il rischio idraulico sia necessario mettere in campo 600 milioni di euro, di cui circa 147 già finanziati. Nel novembre scorso la Regione Toscana aveva inviato al ministero un elenco di finanziamenti necessari per la riduzione del rischio per ciascun bacino idrografico. Eccolo in dettaglio.
- Bacino Magra: serve un piano straordinario di interventi da 10 milioni, ma finora non è stato finanziato nulla.
- Bacino Serchio: servono 150 milioni, ma sono giunti finora finanziamenti pari a 11 milioni.
- Bacino Toscana Nord: il piano è da 68,5 milioni ma è stato assegnato solo 5 milioni e 200 mila euro.
- Bacino Toscana Costa: servono 30 milioni ma mancano 22 milioni.
- Bacino Ombrone: il piano è da 80 milioni, ma sono stati finanziati solo 6,8 milioni.
- Bacino Arno: servono 250 milioni ma sono arrivati solo 114,5 milioni.
- Bacino Tevere: servono 11,5 milioni ma è arrivato solo 1,5 milioni.

L.S.