Agea più digitale con lo «sportello remoto» per le aziende

in Brevi

Uno «sportello remoto» che consente «incontri in contraddittorio» sulle difformità emerse «nell’ambito dei controlli relativi alla campagna dichiarativa 2021» tramite videochiamate su piattaforma certificata. Con riduzione dei costi e dei tempi dei contraddittori per le aziende agricole.
È il progetto pilota, avviato dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) in relazione alle restrizioni del 2020 per la pandemia da Covid-19, che prosegue adesso e permetterà alle aziende di evitare gli spostamenti, mentre all’Agea di incrementare l’efficienza amministrativa sia in termini di produttività che in termini di digitalizzazione. Questo grazie al fatto che alla fine della videochiamata viene prodotto un verbale firmato da entrambe le parti con firma elettronica qualificata (valida a norma di legge) in modalità PaDes, evitando la produzione di documenti cartacei. La firma digitale del verbale è possibile anche se i soggetti firmatari non sono dotati di un proprio certificato digitale, grazie all’utilizzo di un certificato di firma remota “one shot” (ovvero utilizzabile esclusivamente per una sessione) che viene emesso in tempo reale dal certificatore accreditato, a valle del completamento dell’autenticazione Spid di secondo livello, unico prerequisito richiesto. 
«Il progetto – ha dichiarato il direttore di Agea Gabriele Papa Pagliardini - rientra nel complessivo percorso di trasformazione digitale che l’Agenzia ha intrapreso da tempo e ha già consentito ad oltre 9 mila aziende incontrate virtualmente, la sottoscrizione tramite la piattaforma dei verbali di incontro con i quali sono state definite le singole posizioni. Numeri che dimostrano il successo dell’iniziativa e ci spingono a valutarne l’estensione verso altre attività di sportello».

Redazione