Giurlani ai floricoltori del distretto: dobbiamo intercettare i fondi del Psr

Appello alle imprese del distretto floricolo del sindaco di Pescia Oreste Giurlani, che definisce “un’opportunità unica” i bandi della sottomisura 4.2 del Psr e dei Pif. Giurlani plaude all’apertura della 4.2 alla filiera floricola ma è deluso per la mancata “premialità aggiuntiva” alle imprese del territorio distrettuale. Entro settembre partirà il tavolo tecnico “Pescia agricola e verde-floreale”.

Settembre cruciale per le imprese del distretto floricolo interprovinciale Lucca Pistoia, che ha come centri propulsori i mercati dei fiori di Pescia e Viareggio. Soprattutto per quelle iscritte al mercato di Pescia, dove potrebbe essere finalmente avviata la svolta attesa da tanti anni con la definizione del passaggio del mercato da Regione Toscana a Comune pesciatino e di un contestuale accordo di programma, non appena il Consiglio regionale avrà approvato la variazione di bilancio con lo stanziamento di risorse destinate all’operazione
Il sindaco di Pescia Oreste Giurlani, sentito da Floraviva, non vuole anticipare niente su tale accordo con la Regione e le associazioni di categoria interessate, ma accetta volentieri di dire la sua sulla questione dei fondi del Programma di sviluppo rurale (Psr) a cui la filiera floricola potrebbe attingere per sostenere gli investimenti necessari ad aumentare la competitività e rilanciarsi. E una notizia: il tavolo tecnico “Pescia agricola e verde floreale” (Pav), costituito fra la fine di marzo e i primi di aprile, inizierà la propria attività di stimolo e coordinamento in ambito agricolo e florovivaistico entro settembre, una volta che saranno completate e ufficializzate le nomine dei componenti, in modo da essere «attrezzati ad affrontare la nuova fase che si aprirà dopo aver chiuso l’accordo con la Regione per il trasferimento dell’immobile del mercato dei fiori». 
«Mi rivolgo agli operatori del distretto floricolodichiara Giurlani - per invitarli a prendere sul serio l’appuntamento con i prossimi bandi del Psr. Si tratta infatti di un’opportunità unica: sia la sottomisura 4.2 (Sostegno a investimenti nella trasformazione, commercializzazione e/o sviluppo di prodotti agricoli), che finalmente mette a disposizione contributi anche per le imprese che investono nelle strutture e attrezzature per la commercializzazione dei prodotti floricoli (vedi articolo), sia il secondo bando dei Pif (Progetti integrati di filiera), che dovrebbe essere pubblicato entro settembre. Dobbiamo intercettare queste risorse, non possiamo perdere il treno. A questo scopo, organizzerò entro la prima metà di settembre un incontro con le associazioni di categoria». 
Giurlani coglie l’occasione anche per togliersi un sassolino dalla scarpa: «ho molto apprezzato, da parte della Regione, la variazione al Psr, approvata dalla Commissione europea, che ha inserito le imprese della floricoltura fra i beneficiari della sottomisura 4.2, ma mi è dispiaciuto che non sia stata riconosciuta al nostro distretto interprovinciale Lucca Pistoia quella premialità aggiuntiva che è stata attribuita ad altri territori della regione. Come zona in situazione economica critica, tale premialità era giusto assegnarla anche a noi».   
 
Lorenzo Sandiford