UK: la filiera del verde sulla Strategia di biosicurezza delle piante
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in Il vivaista
La Horticultural Trades Association apprezza la Strategia per la biosicurezza delle piante 2023-28 del Regno Unito, ma chiede di vigilare sull’import di piante.
«Accogliamo con favore la “Strategia di biosicurezza delle piante della Gran Bretagna” lanciata oggi. Continueremo a impegnarci con i nostri membri e il DEFRA su questa strategia al fine di attuare i suoi temi chiave e migliorare la biosicurezza britannica, che è una priorità assoluta per il nostro settore».
Così Jennifer Pheasey, direttore Affari pubblici della Horticultural Trades Association (HTA), nel comunicato stampa che l’HTA - che rappresenta gli operatori della filiera del verde britannica, dai coltivatori fino ai centri di giardinaggio - ha diramato il 9 gennaio 2023, poco dopo quello del Department for Environment, Food & Rural Affairs (DEFRA) del Regno Unito di annuncio della nuova strategia 2023-2028 di protezione delle piante (vedi).
La HTA apprezza quindi che il Governo britannico abbia lanciato la sua strategia quinquennale di biosicurezza delle piante. La strategia propone infatti di aumentare il livello di collaborazione tra DEFRA e filiera del verde al fine di facilitare il commercio sicuro e ridurre i rischi posti da parassiti e malattie. Inoltre, il DEFRA delinea il piano di una campagna rivolta al grande pubblico per aumentare la consapevolezza dell'importanza delle piante, così come una migliore comprensione della salute delle piante a livello scolastico. L’HTA è del resto uno dei firmatari del Plant Health Accord (l'accordo sulla salute delle piante) che mira a sensibilizzare il pubblico su tale tema.
I quattro obiettivi generali proposti nella strategia sono i seguenti: a) un regime di biosicurezza di livello mondiale; b) una società che valorizza la salute delle piante; c) una filiera vegetale biosicura; d) una capacità tecnica aggiornata.
«Sosteniamo le ambizioni contenute [nella Strategia] – ha affermato Jennifer Pheasey - e ci teniamo a garantire che le azioni, una volta intraprese, consentiranno alle piante di essere scambiate senza intoppi, in modo efficiente ed economico nel contesto di una catena di approvvigionamento biosicura. Il settore prende molto sul serio la biosicurezza e riconosce che una catena di approvvigionamento biosicura è di fondamentale importanza. È essenziale che i prodotti importati presentino il profilo di rischio più basso possibile tramite le competenze degli operatori di settore, catene di approvvigionamento sicure e protette e una cultura della biosicurezza a tutti i livelli».
«Esortiamo il governo a lavorare in collaborazione con il settore – ha aggiunto la responsabile Affari pubblici di HTA – ed evidenziamo la necessità di condurre una indagine e un’azione complete sia sulle importazioni di piante non dichiarate che su ogni soggetto di e-commerce che non opera in modo sicuro, i quali rappresentano una minaccia per la biosicurezza britannica, e di discutere ulteriormente l'avanzamento di un programma di indennizzi per il settore».
«Una strategia di successo significherà che il pubblico britannico avrà accesso a un numero maggiore delle piante sane che desidera coltivare nei propri giardini e vedere nel paesaggio, assicurandosi al tempo stesso che esse presentino pochi rischi per l'ambiente – ha concluso Jennifer Pheasey -. Non vediamo l'ora di continuare a lavorare con il Governo in futuro per garantire che il nostro ambiente sia migliorato dalle piante e dagli alberi che il nostro settore lavora così duramente per produrre».
Redazione