La Foresta VMware di Milano: 16.750 kg di CO2 assorbiti ogni anno
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in Il vivaista
Un’area verde di 2 mila metri quadrati composta da 500 piante certificate di specie autoctone che sono state fornite dall’Ersaf, l’Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste della Regione Lombardia.
E’ la Foresta VMware del Parco Nord di Milano che l’omonima azienda, colosso del settore del software, ha fatto mettere a dimora lo scorso ottobre per dare un contributo concreto alla riduzione della CO2 nell’atmosfera, nel contesto del progetto pubblico Forestami curato da Stefano Boeri che prevede la messa a dimora di 3 milioni di alberi entro il 2030 «per pulire l’aria, migliorare la vita della grande Milano e contrastare gli effetti del cambiamento climatico». Una delle tante iniziative di VMware nel suo percorso per la sostenibilità ambientale all’insegna dell’Agenda 2030.
I cinquecento alberi della Foresta VMware appartengono a 12 specie indicate ai fini della costituzione di boschi naturaliformi secondo la tipologia forestale del querco-carpineto planiziale. Tra queste, Farnia (Quercus robur), Cerro (Quercus cerris), Rovere (Quercus petraea) e altre latifoglie tra cui Aceri (Acer spp), Carpino bianco (Carpinus betulus) e Ciliegio Selvatico (Prunus avium). Le piante sono state messe a dimora, a partire dalla giornata inaugurale del 16 ottobre a cui ha preso parte il country manager dell’azienda Raffaele Gigantino, come piantine forestali dell’età di 2 anni, «volutamente di piccole dimensioni per favorire l’attecchimento, manutenute fino a maturità». Il progetto è stato curato da Rete Clima e Parco Nord Milano, le piante sono state piantate dai volontari e dalle squadre forestali.
Ogni pianta è numerata e verrà regalato un albero a ciascuno degli ospiti che avrà preso parte ad attività ed eventi promossi da VMware. Ognuno può sentirsi così parte attiva di questa forestazione metropolitana attraverso una pianta che sarà il simbolo del proprio personale contributo all’ambiente.
Durante il loro ciclo di vita, le piante assorbiranno 16.750 kg di CO2 ogni anno, che equivalgono a 1 volta il giro della terra percorso in un’auto di media cilindrata oppure a 35 viaggi andata e ritorno da Roma a Londra a bordo di un aereo.
Redazione