Servizio fitosanitario lombardo: più ispettori e nuova sede

Approvato dal Consiglio regionale della Lombardia il nuovo piano fitosanitario triennale da 6,4 milioni di euro. L’assessore all’agricoltura Rolfi sottolinea il potenziamento del Servizio fitosanitario con l’assunzione di 20 ispettori, la nuova sede nel cuore del distretto di Canneto sull’Oglio e il ruolo del Laboratorio regionale presso la Fondazione Minoprio. Rolfi: «vigileremo sul nuovo Pan, la soluzione ai problemi non può essere mettere al bando alcuni prodotti fitosanitari al momento senza alternative valide».

 
«Un Piano triennale da 6,4 milioni di euro. Il fitosanitario è un tema cardine per il futuro dell’agricoltura. Nei mesi scorsi la Regione Lombardia ha assunto 20 funzionari che assumeranno il ruolo di Ispettori per potenziare il servizio e, presto, sarà inaugurata una nuova sede a Canneto sull’Oglio, in provincia di Mantova, nel cuore di una delle zone più importanti del vivaismo europeo. Vogliamo mettere in campo tutte le azioni necessarie per proteggere e conservare le coltivazioni lombarde».
E’ quanto dichiarato nei giorni scorsi dall’assessore all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi della Regione Lombardia Fabio Rolfi in seguito all’approvazione del Piano fitosanitario triennale da parte della Commissione consiliare.
«Con questa riorganizzazione di funzioni – ha sottolineato l’assessore – sarà la direzione regionale dell’agricoltura a occuparsi di programmazione mentre a Ersaf spetterà l’attività di controllo. Un riordino che renderà più fluide le procedure per costruire interventi di difesa adeguati».
Nel dettaglio gli obiettivi del documento sono: l’applicazione della nuova normativa UE di riferimento, l’individuazione di obiettivi strategici per il triennio, quali: il potenziamento della prevenzione dei rischi derivanti dagli organismi nocivi rafforzando i programmi di sorveglianza del territorio e di gestione delle emergenze, il dialogo con gli operatori professionali.
«Studiare e combattere gli agenti esterni, insetti alieni su tutti, che stanno creando danni milionari all’agricoltura lombarda è fondamentale – ha aggiunto l’assessore – per non vanificare gli investimenti fatti dalle aziende agricole e per difendere il reddito dei lavoratori. Ci sono intere filiere a rischio, in particolare quella della frutta, e non possiamo permetterci di perdere un patrimonio che è parte integrante della nostra economia. Penso alla cimice asiatica, alla maculatura bruna, alla Popillia japonica, alla cascola delle olive: agenti sui quali bisogna intervenire rapidamente. Contro la cimice asiatica abbiamo iniziato la sperimentazione della vespa samurai e nel 2021 sono previsti ulteriori lanci oltre a studi scientifici aggiuntivi». «Ricordo inoltre – ha continuato – il ruolo fondamentale svolto a supporto delle attività fitosanitarie da parte del Laboratorio regionale che ha sede presso la Fondazione Minoprio e che è punto di riferimento nel panorama nazionale».
«Vigileremo in maniera puntuale anche sul nuovo Piano d’Azione Nazionale – ha concluso Rolfi – che per alcuni aspetti sta prendendo una deriva ideologica che rischia di danneggiare l’agricoltura. La soluzione ai problemi non può essere quella di mettere al bando alcuni prodotti fitosanitari che al momento non presentano alternative valide. Vietarli significa lasciare gli agricoltori senza armi per combattere i problemi. L’uso sostenibile di questi prodotti deve incontrare le esigenze delle aziende agricole e la Regione Lombardia continuerà a lavorare per un equilibrio tra questi due fattori».

Redazione