Impatto della Brexit sull’export di piante da Regno Unito a UE: -39%
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in Il vivaista
Un report della Horticultural Trades Association dice che nel I semestre del 2021 le esportazioni di piante vive dal Regno Unito all’Unione Europea sono diminuite del 39% rispetto al primo semestre del 2019 (l’ultimo normale, cioè prima della pandemia) quando si attestarono a un valore di 16 milioni di sterline. James Clark: gli ostacoli burocratici e gli enormi costi stanno rendendo impraticabile il “commercio verde” nel continente europeo.
Le esportazioni di piante vive e materiali vegetali dal Regno Unito all’Unione Europea tra gennaio e giugno di quest’anno sono state pari a 9,7 milioni di sterline (circa 11,3 milioni di euro), vale a dire del 39% inferiori in valore rispetto al primo semestre del 2019, l’ultimo semestre “normale”, prima dello tsunami della pandemia da Covid-19, oltre che della Brexit, quando si attestarono intorno a 16 milioni di sterline. Nel frattempo le vendite nel resto del mondo sono rimaste sostanzialmente statiche tra primo semestre 2019 e primo semestre 2021. Segno che l’impatto di Brexit, incluse le misure restrittive post Brexit che hanno ostacolato il commercio, è stato pesante per i vivaisti britannici.
A renderlo noto nei giorni scorsi è stato il report di un’indagine condotta dalla Horticultural Trades Association (HTA), associazione di riferimento per la filiera del giardinaggio inglese che conta 1400 soci fra coltivatori, garden center e paesaggisti. Questi dati, come osservato nel comunicato di HTA, dimostrano che l'UE resta ancora il maggiore mercato di sbocco per i prodotti florovivaistici britannici, ma che il comparto non sta andando come dovrebbe. «Nuovi costi amministrativi e restrizioni aggiuntivi – si legge nella nota - stanno portando le aziende florovivaistiche britanniche a scegliere di non affrontare i mercati dell'UE».
«Sospettavamo da tempo – ha dichiarato James Clark, direttore politiche e comunicazione di HTA - che queste regolamentazioni dalla mano pesante avrebbero creato troppe barriere per coloro che speravano di far crescere una base clienti in Europa. Gran parte del settore florovivaistico, che vale circa 24 miliardi di sterline, è costituito da piccole e medie imprese (PMI) che vogliono promuovere il "commercio verde" ed esportare gli estremamente iconici alberi, piante e semi britannici che produciamo qui. Tuttavia, gli ostacoli burocratici e gli enormi costi lo stanno rendendo impraticabile».
Le esperienze dirette dei membri di HTA raccontano storie di aziende frustrate dai problemi di trasporto delle loro piante vive combinati con i costi aggiuntivi e la complessità delle ispezioni e della documentazione necessaria. «Questi fattori combinati insieme – si legge - significano che semplicemente non è praticabile per molti il commercio con clienti nel continente».
HTA ha lanciato la campagna "Let Britain Grow" per spingere il Governo a rivedere i livelli e i costi di ispezione esistenti e a negoziare un accordo sulla salute delle piante tra il Regno Unito e l'UE.
L.S.