The New American Garden
La creazione del New American Garden ha rivoluzionato l’architettura del paesaggio, di cui Wolfgang Oehme (1930-2011) e James van Sweden (1935-2013) sono stati pionieri.
Il loro stile si è evoluto dalla tradizione modernista, nei primi progetti mostrano una certa rigidità geometrica, poi abbandonata fino a che le piante sono diventate la caratteristica che domina e contraddistingue le loro opere.
Il paesaggio americano prima della rivoluzione portata dallo studio Oehme van Sweden & Associates (OvS) era definito da grandi distese di prato, un deserto ecologico forse con qualche fiore. Tutto cambia con lo stile New American Garden nei primi anni ’60.
Il nuovo giardino americano è caratterizzato da ampie distese di erbe e campi. Di piante perenni. I due architetti del paesaggio attraverso il loro stile vogliono celebrare lo splendore stagionale del prato americano, promuovendo allo stesso tempo i valori dell’ecologia, della sostenibilità e un’estetica più ornamentale. È vigoroso e audace e fonde vividamente il naturale e il coltivato”, afferma van Sweden.
I progetti dello studio OvS non presentano prati ma piantagioni simili a arazzi e piante perenni e un numero incredibile della stessa pianta, come avere 3000 Susan dagli occhi neri invece che sei!
Celebrare la bellezza delle stagioni per loro significa che tutti i colori sono i benvenuti; i paesaggi sono stati creati per essere interessanti in tutte le stagioni.
“Le erbe si seccano e assumono un colore dorato, quindi sono meravigliose in autunno e in inverno e i petali secchi catturano la neve”, continua van Sweden.
Lo stile New American Garden continua a evolversi, i paesaggi sono effimeri, una continua evoluzione che non ha legami con il cambiamento climatico, OvS ha sempre scoperto e utilizzato nuove piante, cercandole anche nei luoghi più lontani.
Il paesaggista è una rubrica curata da Anne Claire Budin