Lo strano caso di Gertrude Jekyll
Ha progettato più di 400 giardini e ancora oggi è sinonimo di stile inglese nel mondo del giardinaggio, la vita fuori dagli schemi di Gertrude Jekyll.
Considerata la più influente progettista di giardini Arts & Craft dell’inizio del XX secolo, Gertrude Jekyll nasce il 29 novembre 1843 a Londra; quinta dei sette figli di Edward Jekyll e Julia Hammersley. Il fratello Walter Jekyll, scrittore e insegnante di musica, era amico di Robert Louis Stevenson, che potrebbe aver preso il suo nome per il titolo di uno dei suoi romanzi più famosi: “Lo strano caso del dottor Jekyll e Mister Hyde”, sicuramente per i tempi in cui ha vissuto e lavorato anche Gertrude può essere definita uno “strano caso”!
La possiamo immaginare come una vera e propria influencer dei suoi tempi, oltre ad essere una mente creativa con un autentico interesse per l’artigianato e il colore, ha progettato circa 400 giardini nel Regno Unito, nel resto d’Europa e negli Stati Uniti, inoltre le armoniose tavolozze di colore e l’uso dell’artigianato tradizionale nei suoi schemi di impianto rappresentano l’essenza dello stile inglese.
La Jekyll studia a casa fino all’età di 17 anni, quando entra a far parte della Kensington School of Art, nella sua cerchia di amici troviamo grandi artisti del calibro di John Ruskin, GF Watts e William Morris. All’età di 30 anni Gertrude può permettersi di dare consigli anche sul design degli interni, compresi gli arredi per l’imponente nuova casa del Duca di Westminster, Eaton Hall, progettata da Alfred Waterhouse e che, purtroppo, è stata demolita negli anni ’60.
Oltre alla sua notevole carriera e all’essere una donna non sposata, in Gertrude sorprende la capacità nei lavori artigianali, dal ricamo ai lavori da fabbro, ed era anche una grande viaggiatrice, aveva infatti visitato l’Algeria, l’Italia e l’Egeo, insomma una donna che poco aveva in comune con le rigide convenzioni del periodo vittoriano.
Nel 1877 si trasferì con la madre a Munstead House vicino a Godalming, una proprietà di nuova costruzione. Qui allestì nuovi giardini che attirarono l’attenzione dell’editore William Robinson, autore di “The Wild Garden” (1870) e fervente sostenitore della progettazione naturalista dei giardini in contrasto con gli schemi vittoriani molto formali, in breve Gertrude diventò una collaboratrice della rivista “The Garden”.
A causa della miopia nel 1891 la Jekyll rinunciò al ricamo e alla pittura, concentrò le sue energie sulla progettazione di giardini e, all’età di 50 anni strinse una collaborazione informale con un giovane architetto, Edwin Lutyens.
Il giovane Lutyens fu molto influenzato dallo stile della Jekyll, collaborarono a circa 100 giardini e una casa Lutyens con un giardino Jekyll divenne il must-have del colto edoardiano inglese.
Nel “Registro dei parchi e dei giardini di particolare interesse storico” compaiono e sono protetti trentadue giardini Jekyll, compresi alcuni di quelli realizzati con Edwin Lutyens.
Ottimo esempio del lavoro della Jekyll è il piccolo giardino recintato del Castello di Lindisfarne, dove in grandi aiuole verdi con gruppi di piante fiorite in cui colori passano dai freddi bianchi e blu ai caldi arancioni e rossi e viceversa. A causa della miopia vedeva i colori in modo sfocato e i suoi disegni erano come dipinti, ispirandosi anche ai suoi lavori giovanili, dove cercava di emulare Turner. I fiori selvatici sulle scogliere sotto il castello sono i discendenti dei semi che Gertrude aveva sparato con un fucile!
Uno dei lavori più impressionanti di Gertrude Jekyll sono i giardini di Hestecombe nel Somerset. Il grande campo vede pannelli di prato di forma geometrica che incontrano una meridiana centrale, aiuole piantate a forma di gladio e delphinium, e una passeggiata lastricata di pietra che offre scorci dei giardini fino alla casa.
Gertrude Jekyll nel 1897 è stata la prima donna a ricevere il più alto riconoscimento per gli orticoltori britannici, la “Victoria of Honor della Royal Horticultural Society. Le è stata dedicata anche una rosa che porta il suo nome, una cultivar ottenuta nel 1986 da David Austin, fa parte della categoria delle rose inglesi, è stata registrata come “AUSbord” e deriva da un incrocio tra “Wife of bath” e “Comte de Chambord”.
Il paesaggista è una rubrica curata da Anne Claire Budin