Il progetto Skin per rafforzare la filiera corta in olivicoltura

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È l'Università di Foggia ad aver sviluppato questo piano volto a colmare il gap tra mondo della ricerca, operatori e policy maker dell'olivicoltura, aggiudicandosi così i finanziamenti Ue di Horizon 2020 per circa 2 milioni di euro. 

600x400-boninioliviIl progetto Skin (Short supply chain knowledge and innovation work) ha coinvolto anche Confagricoltura assieme ad altri diciannove soggetti, tra enti, università, associazioni di categoria, aziende, advisor ed organismi di supporto di 14 paesi esteri. Nei prossimi tre anni Skin sarà portato a compimento per colmare questo divario fra ricerca, operatori del settore e policy maker lavorando, anche a livello europeo e comunitario, su un tema caro alla realtà produttiva e sociale del contesto pugliese per promuovere poi le buone pratiche. 
Dopo aver ottenuto il finanziamento Ue di Horizon 2020, per circa 2 milioni di euro, il progetto intende concentrarsi sull'individuazione e lo scambio di buone pratiche, sul trasferimento delle competenze dagli attori della filiera agroalimentare e sul coordinamento delle attività di progetto con quelle dei futuri gruppi operativi del Psr pugliese. L'obiettivo finale è la formazione di un'associazione permanente, a livello europeo, che sostenga lo sviluppo e la crescita della filiera corta. 
 
Redazione