Poche mimose e di qualità inferiore, ma molto più care(+52%), al Mefit quest’anno
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in Brevi
«La campagna di vendita sul Mercato dei Fiori della Toscana a Pescia della mimosa per la Festa della Donna 2016 è stata caratterizzata da un afflusso di prodotto in misura notevolmente ridotta rispetto allo standard del periodo, ad esempio le produzioni di mimosa nella provincia di Imperia sono state stimate in ribasso del 40% (fonte Ansa Liguria), attestandosi quasi sulla metà di prodotto venduto rispetto allo scorso anno, e da una diminuzione marcata della qualità. Il prezzo medio ponderato all’ingrosso al Kilogrammo della mimosa, vista la discreta richiesta delle prenotazioni alimentate dall’apprensione di rimanerne sprovvisti, è aumentato del 52% rispetto allo stesso periodo del 2015».
E’ quanto comunica una nota inviata oggi alla stampa dal direttore del Mefit (Mercato dei Fiori della Toscana – città di Pescia) Fabrizio Salvadorini. Nel testo si legge anche che «i commercianti hanno pensato di porre rimedio alla difficoltà di reperimento di mimosa diminuendone la quantità nei mazzetti che tradizionalmente omaggiano le donne, aggiungendo altri tipi di fiori».
La causa di questo andamento negativo, fa sapere il Mefit, sono le «temperature miti che hanno caratterizzato questo inverno» e la «elevata umidità nelle zone di produzione nel ponente ligure ed in Versilia nel mese di febbraio». «La convergenza di questi fattori climatici – viene spiegato - ha fatto sì che la fioritura della mimosa si sia anticipata di un’ampiezza temporale che varia da quindici giorni ad un mese rispetto alle scadenze fisiologiche in prossimità della festa della donna dell’otto marzo. Tutto ciò ha vanificato i programmi dei coltivatori per avere il prodotto fruibile nel giusto momento ed ha pregiudicato fortemente il livello delle quantità, della qualità e della durata shell-life (che in genere raggiunge i quindici venti giorni)». Consigliamo di leggere, più nel dettaglio, l'articolo di floraviva del 19 febbraio scorso, che anticipava i danni causati dalle meteo a molte colture florovivaistiche.
Redazione Floraviva