Oreste Giurlani: il marchio della floricoltura non deve essere locale, ma agganciarsi al brand Toscana

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Oreste Giurlani, candidato alle primarie del centrosinistra a Pescia, afferma anche che la Biennale è datata e ci vuole invece una nuova mostra mercato del florovivaismo a cadenza annuale, la cui prima edizione, nel 2014, sia mirata a una partecipazione vincente a Expo 2015. Per Giurlani la definitiva messa a norma dell’ex Comicent è urgente e va ridefinito, di comune accordo fra livelli istituzionali e associazioni di categoria, con una apposita task force, il progetto multifunzione.

L’aspirante sindaco Oreste Giurlani, candidato alle primarie del centrosinistra di Pescia in vista delle elezioni comunali di primavera, interviene sulle questioni più calde emerse nell’incontro con l’assessore regionale all’agricoltura, Gianni Salvadori, organizzato il 21 febbraio presso il Mercato dei fiori di Pescia dalla Confederazione agricoltori italiani (Cia).
«Che il mercato dei fiori di Pescia debba essere messo completamente a norma è fuori discussione – dichiara Giurlani -. Andrà fatta una verifica finale sul costo complessivo dei lavori, ma sicuramente l’ultimazione della messa a norma è urgente perché il mercato è attivo e gli operatori devono poterci lavorare nelle condizioni ottimali. Regione Toscana e Comune devono accordarsi in proposito e la Regione deve erogare i fondi necessari». «Nel frattempo però – aggiunge Giurlani – l’impegno delle istituzioni e delle imprese e associazioni di categoria locali che le rappresentano deve essere quello di ridefinire il progetto multifunzione alla base dell’accordo con la Regione Toscana per il trasferimento dell’immobile coinvolgendo apertamente i privati in base alle funzioni selezionate. Ci vorrebbe una vera e propria task force». «Resta inteso comunque – dice Giurlani - che il florovivaismo, magari ripensato e modernizzato, resterà il cuore dell’attività dell’ex Comicent: il futuro del settore deve ripartire da un sostegno alle imprese a ricostruire gli sbocchi di mercato per i propri prodotti attraverso azioni di marketing ben mirate».
E a questo proposito Giurlani dubita che «una riesumazione della “Biennale del fiore”», manifestazione storica ormai datata, sia la scelta giusta. «La Biennale è superata – dice – e c’è bisogno di inventare un evento innovativo, possibilmente a cadenza annuale. Se divento sindaco, la prima edizione sarà fatta nella seconda metà del 2014 in preparazione anche dell’Expo 2015 di Milano, con cui sarà necessario stringere degli accordi tramite anche l’assessore Salvadori che è il regista della partecipazione toscana all’Expo milanese».
Infine Oreste Giurlani prende posizione anche sulla proposta di un marchio locale dei prodotti floricoli della Valdinievole. «La Regione Toscana con “Tuscany Taste” ha avviato una campagna di promozione nel mondo dei nostri prodotti agroalimentari a partire dal vino. L’idea è che questa campagna vada a coprire tutte le nostre eccellenze agricole. Ecco, fra queste deve essere inserito il florovivaismo del nostro distretto, che è di fatto e deve essere fatto percepire all’estero come “il florovivaismo della Toscana”, che è un brand molto trainante sui mercati stranieri».
 
Redazione Floraviva