Nell’isola greca di Chio è in corso “EuroGard VI – European Botanic Gardens in a Changing World”
-
in Brevi
Il congresso si è aperto ieri e prosegue nella «Duchessa» del mar Egeo fino al 2 giugno. Tre gli obiettivi nella “Decade sulla biodiversità”: promuovere la conservazione delle piante, rafforzare i legami fra gli orti botanici e gli istituti di ricerca del mondo, renderli dei centri di sostenibilità, consapevolezza e tutela ambientale.
L’Onu ha dichiarato il decennio 2011-2020 “the United Nations Decade on Biodiversity”. Il “VI Congresso dei giardini botanici europei”, in corso da ieri al 2 giugno nell’isola di Chio in Grecia, di fronte alla Turchia, offrirà un’opportunità agli orti botanici europei di dimostrare la loro capacità di contribuire a tale importante iniziativa internazionale.
«Un punto chiave del congresso – si legge nella presentazione sul sito web della manifestazione – sarà quindi incorporare la teoria nella pratica e le relazioni mostreranno approcci basati su casi concreti, strumenti e ricerche che ci aiutino a confrontarci concretamente con le sfide della perdita di biodiversità nel mondo che cambia» e realizzare gli obiettivi europei nella conservazione del patrimonio vegetale.
Organizzato dall’European Botanic Gardens Consortium con il Balkan Botanic Garden di Kroussia e il sostegno del BGCI – Plants for the Planet (Botanic Gardens Conservation International), il congresso, intitolato “EuroGard VI – Gli orti botanici europei in un mondo che cambia”, avrà le seguenti tre finalità: a) promuovere un’azione effettiva degli orti botanici per la conservazione delle piante, b) rafforzare i legami tra gli orti botanici, gli istituti di ricerca, le reti di conservazione e altri stakeholder, c) rendere gli orti botanici dei centri per la sostenibilità, il benessere umano, la consapevolezza e la tutela ambientale.
Ecco comunque gli argomenti che saranno trattati nelle sedute congressuali:
- «Le strategie globali ed europee per la conservazione delle piante per il 2011-2020: il ruolo degli orti botanici»;
- «Rafforzare i network di persone, piante e giardini botanici»;
- «Piante e persone: dal mito, la storia e l’arte alla scienza e la cultura»;
- «Pensa globalmente, agisci localmente: esperienze concrete nel modo di affrontare il clima che cambia».