Il Cactus è la pianta del mese

in Brevi

cactus

Royal FloraHolland ha scelto il cactus per rappresentare la sensazione di metà estate, tipica di agosto: la pianta è infatti perfetta perché resiste a temperature soffocanti e le sue forme, a volte anche surreali, si adattano con armonia agli stili grafici attuali, sposando qualsiasi arredo.

Per secoli, i cactus sono stati una fonte di cibo, bevande, medicinali, strumenti e materiali da costruzione. Ma non solo funzionalità, nessuna pianta è decorativa e surrealistica come il cactus: da una base grigio-verde può uscire fuori una palla rosa abbagliante e bellissimi fiori crescono dalle spine. Il genere Mammillaria è un cactus con fiori, mentre Echinocactus ha numerose creste e irte spine, Gymnocalycium sembra essere costruito con coni verdi e ha fiori a forma di imbuto. O ancora, Opuntia cresce a dischi piatti, Cereus si erge come una colonna che può raggiungere i dieci metri di altezza in natura. 
Insomma, il cactus può avere forme e volumi fra i più disparati e proprio per questo riesce a soddisfare i trend attuali che confondono i confini tradizionali. Gli ambienti odierni sono infatti contaminati l'uno con l'altro: esterno-interno, casa-lavoro. Il cactus richiama alla perfezione questo stare sul confine: è antico e moderno, cresce bene all'esterno e all'interno. L'inusuale apparenza del cactus è adatta al contrasto con materiali funzionali quali legno, plastica con superficie regolare o ceramica con motivi disegnati o in rilievo. La forma esotica della pianta, infatti, soddisfa appieno i modelli in bianco e nero della grafica odierna, per cui fornisce anche un contrappeso alla calma e imperturbabilità che questi trasmettono.
Il cactus diventa allora quasi come un punto di ripristino in una stanza, la cui visione stacca dal resto e stimola la vista ad un contrasto rilassante.
Bellezza e particolarità sono date alla pianta anche dalle sue spine che rappresentano l'ecosistema del cactus, in natura infatti lo proteggono da eventuali danneggiamenti da parte degli animali, dalle gelate notturne e dal sole. Esse forniscono alla pianta un piccolo refrigerio, assorbendo la rugiada e lasciando defluire la pioggia. Se una spina è entrata nella vostra pelle, niente paura, se è grande potrete rimuoverla con una pinzetta, se è piccola, invece, strofinate con un po'di olio d'oliva e uscirà fuori. 
 
Redazione