Esportazione: Le Nuove Schede Prodotto/Paese per il Settore Agroalimentare"
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in Brevi
Le schede prodotto per olio, vino, formaggi e prosciutti sono indispendabili a completare la documentazione per esportare in UK, Svizzera , Giappone, Canada, USA, Brasile, Paesi Arabi e Corea.
Il contesto internazionale dell'esportazione agroalimentare è in continua evoluzione, soprattutto in seguito ai cambiamenti portati dalla Brexit. In questo scenario, le aziende agricole e agroalimentari si trovano a dover rivedere le proprie strategie per l'accesso al mercato britannico. In aiuto a questo processo si inseriscono le nuove schede Prodotto/Paese, strumenti pensati per dotare gli operatori del settore di una bussola precisa per la valutazione delle opportunità e delle condizioni tecniche e operative indispensabili all'esportazione.
Frutto del lavoro congiunto tra l'Ismea e Si.Camera, le schede offrono un quadro informativo aggiornato e dettagliato. Vanno oltre la semplice elencazione di dati, fornendo un'analisi approfondita del posizionamento competitivo nei confronti dei concorrenti internazionali, delle caratteristiche specifiche del mercato del Regno Unito, nonché delle nuove regole in materia di dazi, documenti doganali, normative sanitarie ed etichettatura.
L'attenzione si focalizza sui prodotti con maggior potenziale di crescita sui mercati internazionali, con l'intenzione di rilasciare, nel corso dell'anno, ulteriori schede che seguiranno le tendenze e le opportunità emergenti. Questo sforzo informativo si configura come un contributo essenziale all'internazionalizzazione delle imprese italiane, un pilastro per la proiezione dell'eccellenza del Made in Italy nel mondo.
L'obiettivo è fornire alle aziende gli strumenti per una decisione informata e per un inserimento consapevole nei mercati esteri, supportando così l'espansione del settore agroalimentare italiano. L'adozione di queste schede potrebbe significare per molte aziende l'acquisizione di un vantaggio strategico nell'affrontare le sfide di un mercato globalizzato e, in particolare, di un mercato UK post-Brexit che continua ad avere un forte appetito per i prodotti italiani di qualità.
Redazione