Coltiv@ la professione: campagna di comunicazione del Conaf

in Brevi

Agronomi e Forestali si presentano ad enti, cittadini e imprese. Tra le voci dell’azione divulgativa promossa dal Consiglio dell’ordine nazionale, che ha come vicepresidente e coordinatrice del servizio comunicazione la toscana Rosanna Zari, «qualità e sicurezza agroalimentare», «sviluppo rurale e sostenibile», «sicurezza e gestione del territorio». 

E’ la professione dell’ambiente, del paesaggio, della qualità e sicurezza alimentari, ma anche della sicurezza del territorio: «una professione da coltivare» perché rimanga al passo con i tempi e al servizio della società.
Inizia così il comunicato con cui il Conaf (Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e forestali) ha presentato ieri alla stampa la campagna di comunicazione “Coltiv@ la Professione” con cui intende divulgare e far conoscere meglio ad enti, cittadini, imprese ed altri professionisti le proprie attività e funzioni, il ruolo che ha oggi nella società e sempre di più potrà avere in futuro. E si tratta di una realtà di tutto rispetto, che raccoglie in tutta Italia 22 mila professionisti distribuiti in 18 federazioni regionali e 92 ordini provinciali.
«L’obiettivo è quello di promuovere la valorizzazione della professione di dottore agronomo e di dottore forestale – ha affermato il presidente Conaf Andrea Sisti -; per i giovani e per lo sviluppo del territorio: una professione fondamentale per i processi produttivi agroalimentari e per il miglioramento della qualità della vita, che si prefigge di promuovere lo sviluppo di Europa 2020. E’ un progetto che vuole stimolare la qualificazione e la formazione universitaria per avere giovani motivati, stimolati ad intraprendere la carriera professionale. Lavorare per lo sviluppo della professione significa lavorare per lo sviluppo del Paese».
«I temi al centro della campagna Coltiv@ La Professione  - ha sottolineato Rosanna Zari, vicepresidente Conaf con base professionale a Siena e coordinatrice del servizio comunicazione  – sono lo sviluppo rurale sostenibile;  valutazioni ambientali e fondiarie; sicurezza e gestione del territorio; biodiversità, parchi e foreste; paesaggio; qualità e sicurezza agroalimentare; cooperazione internazionale. Tutte tematiche che riguardano ormai quotidianamente la società civile e hanno ricadute dirette sulla vita dei cittadini».