Codici doganali per ranuncoli, citrus e conifere sempreverdi dal 2016: una vittoria per il nostro florovivaismo
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Lo comunica il Ministero delle politiche agricole ricordando che la proposta presentata dall’Italia e approvata dalla Direzione generale “Tassazione e codici doganali” della Commissione Europea è stata elaborata con il contributo dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, dell’Ismea e dell’Istat nell’ambito del tavolo tecnico florovivaistico.
Arrivano i codici doganali specifici per i ranuncoli, gli agrumi e le conifere sempreverdi. Un’ottima notizia per il florovivaismo italiano e in particolare per quello della Toscana, così come della Liguria e di altre regioni che sono forti nella produzione dell’una o dell’altra fra queste tipologie di piante, che fino ad oggi non erano classificate.
Lo ha comunicato oggi il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) ricordando che i nuovi codici doganali sono stati introdotti nell’ambito del Capitolo 6 “Piante vive e prodotti della floricoltura” della Nomenclatura combinata. «La decisione – spiega il Mipaaf - è stata presa dal Comitato Codice Doganale della Direzione Generale Tassazione e Codici doganali della Commissione Europea e riguarda i “ranuncoli”, il “citrus” e le “conifere e sempreverdi”».
La nuova codificazione consentirà, dal 1 gennaio 2016, una maggiore possibilità di controllo e studio, anche a livello statistico, dei flussi commerciali relativi a queste tipologie di piante. Inoltre per determinati prodotti della floricoltura commercializzati in pezzi (fiori, piante, alberi e arbusti) è stata anche prevista l’unità supplementare “pezzi” anziché “tonnellate”, favorendo quindi le aziende nelle valutazioni commerciali e statistiche ai fini della programmazione produttiva.
La fase operativa della proposta presentata dall’Italia ha coinvolto l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, competente per il settore codici doganali della Nomenclatura Combinata, l’Ismea e l’Istat che, nel corso degli ultimi tre anni, nell’ambito di un Gruppo di lavoro ristretto del Tavolo tecnico florovivaistico, hanno accompagnato l’elaborazione del documento definitivo.
Redazione Floraviva