Cia: servono nuove politiche di prevenzione e vigilanza presidiate dagli Agricoltori

in Brevi

Maltempo

Come noto a tutti, i terreni coltivati e boschivi svolgono una parte determinante nella stabilizzazione dei versanti e nel trattenere le acque. Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) con l’intenzione di ricordare questa semplice verità, sottolinea come la vera causa delle continue emergenze maltempo sia la totale assenza di una politica adeguata di conservazione e difesa del suolo: negli ultimi tempi si è fatto ben poco per tutelare il territorio evitando che esso fosse abbandonato dagli agricoltori, la cui opera di manutenzione e presidio sarebbe invece essenziale. Uno dei problemi che si trova sotto gli occhi di ogni cittadino italiano è la cementificazione senza regolamentazione che, in soli vent’anni, è riuscita a cancellare due milioni di ettari agricoli: oltre 11 ettari l’ora, quasi 2000 alla settimana e oltre 800 al mese. È evidente a questo punto quanto sia necessario un importante intervento della politica su ciò che concerne l’uso e consumo di suolo. Servono, oggi più che mai, nuove e mirate politiche di prevenzione del territorio in cui dovranno essere coinvolti in primis gli agricoltori che potranno così apportare il valore aggiunto della vigilanza e del controllo di situazioni a rischio. Dati alla mano (quasi un cittadino su dieci abita in aree esposte al pericolo di alluvioni e frane), urge dunque una messa a punto di norme operative che vedano un’azione di collaborazione fra pubblico e privato

Redazione Floraviva