Banda ultralarga, conto alla rovescia per il Decreto Comunicazioni
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Atteso per lunedì 8 giugno il varo del Decreto Comunicazioni, in vista della visita di una rappresentanza di Palazzo Chigi a Bruxelles fissata il 9 giugno
La partita della banda ultralarga entra davvero nel vivo. Dopo la lettera d’intenti siglata venerdì scorso da Wind, Vodafone, F2I e FSI (Cdp) per l’ingresso in Metroweb Sviluppo, veicolo individuato dal Governo per realizzare la Strategia italiana per la banda ultralarga, scatta il conto alla rovescia per il via al varo del Decreto Comunicazioni. Il via libera al provvedimento è atteso per lunedì 8 giugno, in vista della visita di una rappresentanza di Palazzo Chigi a Bruxelles, fissata per il 9 giugno.
L’Ok della Ue è condizione necessaria per avviare la fase operativa del piano, che prevede entro il 2020 la copertura a 30 Mbps del 100% della popolazione e a 100 Mbps del 50%.
I nodi da sciogliere e da formalizzare nel Decreto Comunicazioni riguardano in primo luogo il credito d’imposta riservato alle aziende dal Governo, con fondi pubblici per 6,5 miliardi di euro. In secondo luogo, c’è il capitolo dei voucher destinati, sembra soltanto nelle ‘aree nere’, ai privati cittadini per il passaggio da connessioni da 30 Mbps a 100 Mbps.
Una misura pensata per promuovere la diffusione di connessioni ultraveloci e finalizzata all’ambizioso obiettivo, fissato dall’Agenda Digitale europea, di raggiungere appunto metà della popolazione italiana a 100 Mbps entro i termini fissati. Obiettivo difficile da raggiungere anche per carenza di domanda.
Per quanto riguarda il credito d’imposta, si va verso la costituzione al Mise di un Fondo ad hoc per l’erogazione degli incentivi alle aziende che vogliono investire. Nel fondo, secondo il Sole 24 Ore, dovrebbero confluire le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020, che finanzierà anche il Fondo di garanzia per la banda ultralarga.
La bozza del decreto, pubblicata il 20 maggio dal Sole 24 Ore, fissa come obiettivi strategici per il Governo l’obbligo da parte di tutte le imprese che forniscono servizi di rete – Enel, Eni,Terna, Fs, Anas e tutte le multiutility del gas, dell’energia elettrica, dell’illuminazione pubblica, strade, autostrade ecc – a predisporre la posa di mini-tubi standard vuoti, per il passaggio della fibra ottica lungo i loro network sotterranei e aerei.
In questi giorni, i tecnici di Enel e Telecom Italia stanno discutendo sulle possibili sinergie, c’è da dire che le infrastrutture di Enel sarebbero aperte a tutti gli operatori. Anche le multiutility che fanno capo a Utilitalia stanno discutendo per capire come entrare in partita e nei prossimi giorni presenteranno un documento al Governo.
Tornando al Decreto Comunicazioni, oltre agli sgravi fiscali sono previste semplificazioni burocratiche (ad esempio, via gli obblighi per autorizzazioni paesaggistiche, semplice comunicazione all’amministratore di condominio per cablare l’edificio); riduzione di imposte locali per l’occupazione di suolo pubblico (Cosap e Tosap); taglio dei tempi per l’autorizzazione del via agli scavi.
Infine, è fissata per il 20 giugno la scadenza della consultazione pubblica riservata agli operatori, chiamati ad esprimere i loro impegni ‘vincolanti’ per la copertura.
Redazione Floraviva