Assemblea nazionale di Anabio-Cia a Roma, la scommessa del biologico

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“Scommettere sul biologico come modello agricolo del futuro”: questo lo slogan scelto da Anabio-Cia per la sua Assemblea nazionale, che si terrà a Roma mercoledì 6 luglio, presso l’Auditorium “Giuseppe Avolio”. Diversi interventi affronteranno il Piano strategico nazionale per lo sviluppo del sistema biologico, la ricerca e la formazione per l'agricoltura bio. Conclusioni affidate al viceministro alle Politiche agricole, Andrea Olivero, e al presidente nazionale della Cia, Dino Scanavino.

Il biologico come risposta per il futuro: per i consumatori che vogliono qualità e genuinità, per gli agricoltori in termini di  giusto reddito e per il pianeta nella salvaguardia dell'ambiente. In considerazione dei trend dei consumi che crescono da anni con doppia cifra e di fronte alla minaccia del cambiamento climatico, la scommessa sul biologico si rivela facile e strategica. I lavori dell'Assemblea nazionale di Anabio-Cia si svolgeranno attorno al forum su “Il Piano strategico nazionale per lo sviluppo del sistema Biologico: osservazioni e richieste”, che ha per obiettivo l'affermazione dell'agricoltura biologica 3.0 a partire dalla variegata rappresentanza delle Associazioni della Cia. Le conclusioni della giornata saranno affidate al viceministro alle Politiche agricole, Andrea Olivero, (ore 15.30), e al presidente nazionale della Cia, Dino Scanavino (ore 16.00). Dopo il forum, alle ore 10.20, sarà illustrata la strategia nazionale per lo sviluppo del sistema biologico, con Alessandra Pesce. Il Bazar, a partire dalle 10.40: “Il biologico nei Piani Regionali di Sviluppo Rurale”, Laura Viganò-Crea; "Politiche di filiera e interprofessione”, Angelo Frascarelli-Università degli Studi di Perugia; “Semplificazione della normativa”, Francesco Giardina-Sinab; “Rivisitazione del corpus normativo del biologico e Costituzione di una Piattafoma informatica”, Francesco Santini-Accredia; “Ricerca e Formazione per l'agricoltura biologica”, Stefano Bocchi-Università di Milano; “Comunicare il Biologico 3.0”, Mauro Rosati-Direttore Fondazione Qualivita

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