Pier Fabre - La forma del vento

L’artista francese di Land Art, Pier Fabre da forma e colore agli agenti atmosferici attraverso le sue installazioni.

 

Nato a Parigi nel 1961, Pier Fabre si è diplomato Scuola Superiore di Arti Grafiche nel 1987, è stato illustratore e creatore di aquiloni originali che l’hanno reso famoso e richiesto in tutto in mondo, in questo periodo lavora tra Parigi e il suo atelier in Charente Marittima.
Dal 2000 ha utilizzato il dinamismo dell’aria per realizzare interessanti installazioni cinetiche che implementano la dinamica creata dall’aria, dall’acqua e dal vento. Molte delle sue installazioni utilizzano una moltitudine di lame ipersensibili che rendono visibile il passaggio del vento, le turbolenze e gli impercettibili movimenti dell’aria; i risultati di queste opere di Land Art sono senza dubbio spettacolari e generano affascinanti vibrazioni ottiche, accentrate sui colori caldi come il rosso e l’arancio.

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Pier Fabre a proposito delle sue installazioni: "Il movimento è il centro mio lavoro di artista visivo: una pratica basata sulla pura percezione, con il tentativo di sviluppare una poetica dell'incidente attraverso l'osservazione e l'ascolto della materia stessa”.
“Nelle grandi installazioni site-specific, gli spazi a scala paesaggistica, la gravità, la danza dell'aria, il flusso dell'acqua, agiscono come forze scultorie, per creare effetti cinetici casuali e complessi da elementi molto semplici.
Moltiplicate per centinaia, queste parti in movimento ipersensibili disegnano vasti spazi di respiro, volumi sovrapposti, una combinazione di fotogrammi in cui i visitatori vengono a immergersi, immersi in campi di vibrazioni visive e sonore”.

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“Che si tratti di un teatro della natura, di un deserto urbano o di uno spazio pubblico occupato per la durata di una mostra, la storia e la topografia di ogni sito innescano nuove idee in modo che l'opera sia espressiva nel luogo in cui si sta inserendo. Immerso nell'intimità del paesaggio, dispiegato o sospeso tra elementi architettonici, al di fuori di una situazione museale, ognuno potrà immaginare il motivo per cui si trova lì”.
“Una certa ambiguità è mantenuta dall'aspetto utilitaristico di alcune mie installazioni nello spazio pubblico, lasciando perplessi i passanti sulla loro possibile funzione”.
“Il lavoro preparatorio di progettazione e sperimentazione, il viaggio, la scoperta di nuovi territori, il lavoro di squadra indispensabile alla realizzazione delle installazioni più grandi, gli scambi con visitatori e altri artisti, questo è ciò che intreccia i legami memoriali ed esplorazioni attorno e oltre l'opera stessa, e contribuisce all'emergere di nuove vie di ricerca. È tutta quest’ avventura che mi motiva."

Arte verde è una rubrica curata da Anne Claire Budin

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