Alberto Baraya

Attraverso l’uso di fotografia, video, performance, oggetti trovati e disegni, l’artista Alberto Baraya, nato a Bogotá in Colombia nel 1968, studia lo sfruttamento coloniale di alcune culture e in modo ironico ne racconta gli echi che hanno nella cultura globalizzata contemporanea.


Alberto Baraya dal 2001 si definisce un viajero, rifacendosi apertamente ai viaggiatori europei del Settecento e dell’Ottocento che compivano esperimenti botanici in nome del progresso scientifico ma, nella realtà, sempre al servizio dei colonizzatori al potere.
Negli ultimi anni il suo lavoro si è concentrato su un progetto di ricerca che rivisita i viaggi compiuti nelle Americhe dalle società reali europee a cavallo del XIX secolo, l’Herbarium of Artificial Plants.

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Questo erbario di erbe artificiali ricrea una collezione simbolica di flora palermitana e siciliana. Baraya ha raccolto le erbe durante le sue esplorazioni in Sicilia, facendo attenzione agli omaggi floreali legati alla devozione religiosa e talvolta laica, rinvenuti nelle edicole votive presenti nelle aree urbane. La serra “Maria Carolina” è così diventata un luogo simbolico dove culture e fiori si incontrano, grazie a questa esposizione di piante artificiali possiamo comprendere gli atti quotidiani legati alle tradizioni culturali e religiose dell’isola.

Arte verde è una rubrica curata da Anne Claire Budin

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