Un albero per… le vittime del Coronavirus (e un altro per i volontari)
Sabato 18 marzo, “Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di Coronavirus”, la Misericordia di Pistoia e l’Anpass Zona Pistoiese hanno scelto di «non dimenticare» mettendo a dimora e facendo battezzare due alberi nel parco della Vergine.
Il primo, dedicato alle vittime del Covid, è un salice piangente (Salix babilonica) e, secondo la targa che lo accompagna, è un albero che «rappresenta l’eterno ciclo di vita e morte, di stasi e di inizio perché ha la capacità di rinascere dopo la caduta e dare vita al nuovo». Come recita la dedica, «è il giusto simbolo per ricordare le troppe persone che hanno lasciato questa terra per la pandemia Covid».
Il secondo, rivolto invece ai volontari che tanto si sono impegnati in quel frangente, è una quercia (Quercus robur), che, si legge nella targa, «è simbolo di resistenza e forza come coloro che non cedono davanti a nessuna minaccia o pericolo. Sono un bene prezioso per gli altri come i VOLONTARI lo sono stati per tutte le famiglie che hanno sostenuto e accudito». «La forza di questo bellissimo albero – è scritto nella dedica – è la stessa originata dall’amore che i volontari hanno donato nel soccorrere e proteggere il prossimo durante la pandemia Covid».
Questo salice piangente per le vittime del Coronavirus e questa quercia per i volontari che hanno dato soccorso, categorie di persone in qualche caso coincidenti, sono stati messi a dimora grazie anche ai contributi di Romiti Vivai di Pietro & Figli e della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.
Redazione